Alla Farnesina la Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione

Farnesina

Necessità di rendere strutturale l’impegno del Governo per l’internazionalizzazione, maggiore attenzione e vicinanza al territorio, aumento del numero di imprese italiane stabilmente esportatrici, soprattutto dal Sud Italia, focalizzazione sui canali digitali e consolidamento del percorso di crescita sui mercati, in particolare nei Paesi emergenti, sono alcuni dei principali nuovi obiettivi stabiliti dalla “Cabina di regia per l’internazionalizzazione”, riunita oggi alla Farnesina.
La Cabina di regia, co-presieduta dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, e dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio, definisce ogni anno le linee guida e di indirizzo strategico, comprensive della programmazione delle risorse, in materia di promozione all’estero e internazionalizzazione del nostro sistema produttivo. Oltre ai due co-presidenti, sono intervenuti: il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, il Ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, il Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i Trasporti, Michele Dell’Orco e – in collegamento video – il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini.
Hanno partecipato inoltre ai lavori della “Cabina” rappresentanti di associazioni del panorama imprenditoriale e finanziario, quali Unioncamere, Confindustria, R.ETE. Imprese Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane e ABI.
Le principali novità di quest’anno riguardano due priorità: da un lato, garantire più efficacemente l’azione di sostegno all’internazionalizzazione, con uno stanziamento finanziario adeguato; dall’altro, concentrare le risorse sulle attività strategiche che presentano più ampi margini di miglioramento e maggiore impatto su crescita e occupazione. In particolare, quest’anno, le conclusioni emerse dalla riunione si focalizzano maggiormente sul sostegno alle PMI e sul Mezzogiorno: un obiettivo specifico sarà l’aumento della quota di export realizzata dalle Regioni del Sud Italia. Viene posta, inoltre, una maggiore attenzione per il settore agroalimentare e, per la prima volta, l’India è stata inserita tra i Paesi per cui è previsto un “Piano speciale” (come già avveniva per USA, Canada, Russia e Cina). Nell’identificazione dei mercati prioritari, si punta, dunque, sia sui mercati maturi dell’Unione Europea e del Nord America (che assorbono circa i due terzi delle nostre esportazioni), sia sui Paesi dal grande potenziale, in primis Russia, Cina e India, oltre che sugli Stati della regione del Mediterraneo e del Medio Oriente, la cui stabilità è fondamentale per la sicurezza dell’Italia.
Tutte le iniziative promozionali verranno sottoposte ad una severa e accurata valutazione di impatto, tanto sotto il profilo dell’efficacia delle singole misure rispetto agli obiettivi preconizzati, quanto in termini di crescita e di occupazione in Italia.
Il sostegno all’internazionalizzazione delle nostre aziende costituisce uno degli snodi fondamentali della “diplomazia economica”. All’interno di questa attività, la Farnesina e la sua rete diplomatico-consolare, da una parte affiancano le imprese italiane nelle varie occasioni di interazione con i governi degli altri Paesi (a partire dalla partecipazione alle gare internazionali) e dall’altra condividono con loro informazioni strategiche sui mercati di riferimento.
Un ulteriore ambito in cui opera la diplomazia economica è quello dei negoziati bilaterali e nelle organizzazioni internazionali a tutela dei nostri interessi commerciali in settori strategici, come l’agroalimentare; ad esempio, per contrastare i tentativi di semplicistiche e fuorvianti etichettature “a semaforo” o altre forme di diciture o avvertimenti che possono determinare un’informazione non adeguata e accurata del consumatore, fornendo dati errati sulle caratteristiche di un prodotto.
La diplomazia economica è essenziale per la competitività internazionale dell’Italia. Si colloca in un rapporto di piena integrazione con gli strumenti promozionali e finanziari messi a disposizione delle aziende e all’interno di uno sforzo coordinato del Governo per sostenere con sempre maggiore efficacia l’internazionalizzazione dell’economia italiana, che la riunione odierna della Cabina di regia – le cui conclusioni sono state svolte dal Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale Manlio Di Stefano – ancora una volta conferma.