Argentina. Fernandez sospende la partecipazione del suo paese al Mercosur

di Alberto Galvi

Nei giorni scorsi il presidente argentino Alberto Fernández ha deciso durante il vertice di Asunción di sospendere la partecipazione del proprio paese al Mercosur (Mercado Común del Sur).
La principale ragione di questa decisione è la situazione di crisi economica in cui il paese si trova e che ha provocato un enorme debito pubblico, aggravato nelle ultime settimane dalla pandemia di COVID-19.
Per l’Argentina il punto chiave di questa rottura è stato negoziare gli accordi di libero scambio con paesi che producono beni e servizi che comportano una concorrenza diretta con l’industria nazionale.
Gli altri partner del Mercosur Brasile, Paraguay e Uruguay propongono invece un’accelerazione dei negoziati verso accordi di libero scambio con Corea del Sud, Singapore, Libano, Canada e India.
Il presidente del Paraguay, è il presidente pro tempore del Mercosur e assicura che il ritiro dell’Argentina non inciderà sugli accordi già conclusi negli ultimi mesi.
Lo scenario economico che sta vivendo l’Argentina negli ultimi tempi, è molto complesso in quanto è ormai in recessione da 2 anni.
La più recente proiezione dell’IMF (International Monetary Fund) ha calcolato un calo del 5,7 % del PIL per quest’anno, rispetto al 2,2% calcolato nel 2019 e del 2,6% del 2018.
Il ministro degli Esteri argentino Felipe Solá era in minoranza rispetto agli altri suoi colleghi del blocco: Brasile, Paraguay e Uruguay.
Ricordiamo che il Mercosur con il Trattato di Asunción del marzo 1991 è stata istituita come organizzazione internazionale con questi 4 paesi. Successivamente sono entrati nel blocco, come nuovi partner economici, paesi come il Cile, la Bolivia, il Perù, la Colombia e l’Ecuador.
L’Argentina per non essere condizionata da nuovi accordi e dal voto della maggioranza dei membri ha deciso di sospendere la sua partecipazione al blocco, senza pregiudicare i precedenti impegni già assunti. In questo modo tutti gli accordi già firmati come quello concluso durante il governo Macri continueranno ad essere in vigore.
Un accordo in particolare è quello con la Corea del Sud e con la cosiddetta Alianza del Pacifico formata da Cile, Colombia, Messico e Perú, che costituiscono gli alleati nella regione degli Stati Uniti.
Non saranno esclusi naturalmente il già concluso accordo con l’Unione europea e l’EFTA (European Free Trade Association), che comprende Svizzera, Norvegia, Liechtenstein e Islanda.
Ricordiamo che il neo presidente argentino Fernández rappresenta quella sinistra che è stata spazzata via durante le elezioni degli ultimi anni.
Per questa ragione la maggior parte dei partiti della sinistra dei vari paesi della regione sono stati puniti dai troppi scandali che hanno coinvolto i loro leader in episodi di corruzione.
Gli altri presidenti del blocco sono esponenti della destra conservatrice rappresentata da Bolsonaro in Brasile, Luis Alberto Lacalle Pou in Uruguay e Mario Abdo Benítez in Paraguay, che negli ultimi 2 anni hanno sostituito molti leader nella regione.
Il governo argentino ha assicurato che la sua scelta di abbandonare i negoziati del Mercosur non sarà da ostacolo per gli altri stati membri del blocco continuare con i vari processi di negoziazione.