Argentina. Il gas della Patagonia potrebbe risollevare l’economia

di Giuseppe De Santis

L’Argentina sta attraversando un momento difficile per via della crisi finanziaria che sta avendo effetti pesanti sulla popolazione, eppure esiste la speranza che il suo futuro economico possa migliorare sensibilmente.
Alla base della crisi economica sta il fatto che il governo argentino spende più di quanto guadagni e le importazioni sono enormemente superiori alle esportazioni, e anche se le misure adottate da Javier Milei hanno portato a un lieve surplus di bilancio, sussiste il problema del passivo della bilancia commerciale che ha prosciugato le riserve di valuta pregiata, rendendo sostanzialmente impossibile pagare i beni di importazione.
Una speranza per la ripresa potrebbe essere rappresentata dai giacimenti di petrolio e gas di Vaca Muerta, situati a nord della Patagonia.
La costruzione di un gasdotto che collega Vaca Muerta con Buenos Aires presto potrebbe permettere al paese di cancellare le importazioni di gas, risparmiando così valuta pregiata. Inoltre vi è il progetto di costruire un gasdotto che attraversando il Paraguay permetterebbe all’Argentina di esportare gas in Brasile e in altri paesi sudamericani.
Il governo argentino punta a guadagnare dalle esportazioni di gas e petrolio 30 miliardi di dollari all’anno, sufficienti per portare in attivo la bilancia dei pagamenti e risolvere quasi tutti i problemi dovuti ad una crisi economica che dura oramai da troppi anni.