Argentina. Il governo peronista ha firmato un accordo da 45 miliardi di dollari con il Fmi

di Alberto Galvi –

L’Argentina ha firmato un accordo da 45 miliardi di dollari con il Fmi (Fondo Monetario Internazionale) per aiutare a ristrutturare e ritardare il pagamento del debito. L’accordo esistente aveva concentrato i pagamenti nel 2022 e nel 2023.
Il presidente Alberto Fernández a fine gennaio ha annunciato un’intesa con il Fmi per rifinanziare il debito, e da allora le due parti sono state impegnate in serrate trattative. Per entrare in vigore, i termini rivisti devono essere approvati prima dal Congresso argentino e poi dal Consiglio esecutivo del Fmi.
Nei prossimi giorni il disegno di legge potrebbe essere inviato alla Camera dei deputati, ma l’accordo è già stato preso di mira da alcuni legislatori dell’opposizione e da alcuni membri di estrema sinistra della coalizione peronista al governo. Il Congresso è composto dal Senato con72 seggi, i cui membri durano in carica 6 anni con un terzo dei membri rinnovato ogni 2 anni, e dalla Camera dei deputati, composta da 257 seggi i cui membri durano in carica 4 anni con la metà dei membri rinnovata ogni 2 anni.
Se il Congresso approverà il disegno di legge, i pagamenti inizieranno a essere effettuati nel 2026 e saranno completati entro il 2034. L’accordo contiene misure per promuovere la crescita e proteggere i programmi sociali e affrontare le sfide economiche più urgenti del paese.
Il Consiglio di amministrazione del Fmi si riunirà una volta che il Congresso nazionale argentino avrà approvato il disegno di legge che consente il trattamento del Memorandum d’intesa con il Fmi. L’accordo sostituirà il programma di prestiti prorogato dal Fmi nel 2018 durante la presidenza Macri.