Attentato contro Donald Trump

di Guido Keller –

Un uomo armato di un fucile semiautomatico l’AR-15 ha sparato all’ex presidente Usa e candidato repubblicano Donald Trump, mentre questi teneva un comizio elettorale a Bulter, in Pennsylvania. Non appena uditi gli spari, gli uomini del servizio di sicurezza hanno fatto scudo a Trump e lo hanno portato in salvo, ma a terra sono rimasti l’attentatore, immediatamente freddato dai cecchini, e un sostenitore repubblicano. Altri due sono rimasti feriti.
L’ex presidente è stato colpito ad un orecchio, e mentre veniva allontanato dal palco e portato in un luogo di sicurezza gridava “lottate, lottate” e Usa! Usa!”, con il pubblico che, nonostante il caos, gli faceva eco.
L’attentatore era un ragazzo di 20 anni, il quale si era registrato al Partito Repubblicano e aveva fatto una donazione di 15 dollari per non destare sospetti: si tratta di Thomas Matthew Crooks, freddato sopra il tetto di una piccola fabbrica situata nella zona del comizio.
Ancora non sono note le motivazioni che hanno spinto Crooks a compiere l’attentato, le indagini sono svolte dall’Fbi.
Solidarietà al leader repubblicano è arrivata da tutto il mondo, compreso dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nonostante Trump avesse affermato la sua intenzione di lavorare per trovare un accordo con Vladimir Putin e mettere fine alla guerra.
Il presidente Joe Biden, che si trovava nel Delaware al momento dell’attacco, ha interrotto le sue vacanze ed è tornato a Washington: “Non c’è posto per questo tipo di violenza in America, è disgustoso. Questo è uno dei motivi per cui dobbiamo unire questo Paese”, ha affermato.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito “la vicinanza agli Stati Uniti” e la “condanna della violenza, che non può avere spazio nel dibattito democratico”. Vicinanza a Trump è stata espressa da tutti i leader mondiali: il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato la sua “solidarietà e compassione”, mentre la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha ricordato che già a maggio aveva fatto notare “il clima di incitamento all’odio verso gli oppositori politici che c’è nella campagna elettorale Usa”, nonché “la tradizione americana di omicidi di presidenti e candidati presidenziali”.
Domani avrà inizio in Milwaukee la convention del Partito Repubblicano, durante la quale Donald Trump sarà ufficialmente nominato candidato presidenziale.