Austria. Slitta il voto per le presidenziali dopo l’annullamento della Corte costituzionale

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Van der bellen alexanderFissate inizialmente per il 2 ottobre, le elezioni presidenziali austriache potrebbero slittare di un mese e mezzo per via di un intoppo tecnico sul voto per corrispondenza. Difatti sia il verde Alexander van der Bellen che l’esponente dell’estrema destra Norbert Hofer (Fpoe, Freihaltliche Partei Oesterreichs) hanno già annunciato il prosieguo della campagna elettorale.
Alla nuova tornata elettorale si è arrivati dopo l’annullamento da parte della Corte costituzionale del voto del 22 maggio, che aveva consegnato la vittoria a Van der Bellen per soli 30.863 voti (49,7%), soprattutto grazie ai voti per corrispondenza degli austriaci residenti all’estero. L’euroscettico Hofer aveva in un primo momento accettato la sconfitta al hofer norbert grandeballottaggio, ma il suo partito aveva presentato ricorso nell’ultimo giorno utile, avendo notato, tra le varie anomalie, che nel collegio Waidhofen an der Ybbs l’affluenza al voto sarebbe stata incredibilmente gonfiata, dal momento che risulterebbero 13.262 votanti contro i 9.026 aventi diritto, con un’affluenza che è risultata essere del 146,9%. Inoltre la commissione elettorale aveva affermato che erano arrivati per corrispondenza 740mila voti, ma dopo poche ore – secondo il Fpoe – i voti erano improvvisamente diventati 760mila.
Quanto accaduto aveva gettato nel più completo imbarazzo la “perfetta” Austria, e sia la stampa internazionale che quella nazionale avevano ricamato ad oltranza su un comportamento da “repubblica delle banane”, con l’annuncio di risultati parziali ad urne ancora aperte.