Barbados. Il nuovo governatore Mason chiede un referendum per la repubblica

di Alberto Galvi

Il nuovo governatore delle Barbados, Sandra Mason ha annunciato che il Paese caraibico vuole diventare una repubblica, rimuovendo la regina Elisabetta II del Regno Unito come capo dello Stato.
La regina del Regno Unito regna su otto Stati sovrani dei Caraibi, ma le Barbados non vogliono più farne parte. Mason ha dichiarato che le Barbados diventeranno una repubblica a partire dal novembre del 2021, quando celebrerà il suo 55esimo anniversario di indipendenza dal Regno Unito.
Le Barbados sono una monarchia costituzionale parlamentare, quindi il monarca britannico funge da capo di Stato, mentre c’è un governatore generale come suo rappresentante nel territorio dei Caraibi.
Durante il regno di Elisabetta II nelle ex colonie britanniche si sono tenuti referendum relativamente a otto Paesi con il quesito se diventare una repubblica o meno.
Di questi otto referendum tre furono approvati: Ghana nel 1960, Sud Africa nel 1960 e Gambia nel 1970, mentre gli altri cinque furono respinti.
Una commissione nominata dal governo dell’isola concluse nel 1998 che per sostituire la regina le Barbados sarebbero dovute diventare una repubblica con un presidente non esecutivo come capo dello Stato.
La regina è il capo di Stato del Regno Unito e di altri quindici Paesi che in precedenza erano sotto il dominio britannico: Australia, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Granada, Giamaica, Antigua e Barbuda, Isole Salomone e Tuvalu, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadine.
Il governatore generale è nominato dal monarca, mentre a seguito delle elezioni legislative, il leader del partito di maggioranza o il leader della coalizione di maggioranza è nominato di solito primo ministro dal governatore generale, mentre il primo ministro raccomanda il vice primo ministro.
Le Barbados hanno bisogno di una maggioranza di due terzi in parlamento affinché le necessarie modifiche costituzionali rimuovano dalla costituzione la carica di monarca come capo dello Stato. In seguito sarà eletto un capo di Stato che abbia avuto i natali sull’isola. Le Barbados hanno una popolazione di circa 300mila abitanti, di origine prevalentemente africana.
Per quanto riguarda il parlamento dell’isola il partito BLP (Barbados Labour Party) del primo ministro Mia Mottley controlla entrambe le Camere. Il Senato è composto da ventuno seggi i cui membri sono nominati dal governatore generale, dodici su consiglio del primo ministro, altri due su consiglio del leader dell’opposizione e sette a discrezione del governatore generale.
La Camera dell’assemblea è composta da trenta seggi i cui membri sono eletti direttamente nei collegi uninominali a maggioranza semplice per un mandato di cinque anni.
Le Barbados sono uno dei Paesi più ricchi e sviluppati dei Caraibi orientali mentre precedentemente la sua l’economia dipendeva esclusivamente dall’esportazione di zucchero, recentemente si è diversificata nel turismo e nell’industria leggera.
I barbadiani godono di uno dei redditi pro capite più alti della regione con una economia diversificata, con una forza lavoro altamente istruita e con aziende che hanno avviato attività di call center con cui poi si sono espanse, mentre altre sono diventate il domicilio delle grandi captive insurance a livello globale, che sono possedute e controllate dai suoi assicurati.
Se l’isola caraibica raggiungerà l’obiettivo di diventare una repubblica, si unirà a Trinidad e Tobago, Guyana, Suriname e Dominica tra i Paesi della Caricom (Carribean community), dove un presidente eletto sarà il capo dello Stato.