BIELORUSSIA. UE verso inasprimento sanzioni. Farnesina, ‘siano selettive e reversibili’

Ansa, 7 ott 11 –

Per l’Italia le sanzioni nei confronti della Bielorussia devono essere ”selettive” e ”restare reversibili a fronte di auspicati comportamenti virtuosi” di esponenti del regime. Lo ha detto il portavoce della Farnesina Maurizio Massari presentando ai giornalisti il Consiglio Affari Esteri di lunedi’ prossimo a Lussemburgo in cui, tra le altre cose, si decidera’ sul rinnovo delle sanzioni ad esponenti del regime di Minsk in scadenza il 31 ottobre. Sul tavolo dei ministri europei, ha spiegato Massari, ci sara’ anche l’opzione di un ”allargamento della lista dei destinatari delle sanzioni” che prevede il travel ban e l’asset freeze. Su questo fronte l’Italia ”riafferma la validita’ della politica del dialogo critico” e non e’ contraria a sanzioni, a patto che siano ”selettive e reversibili” e non coinvolgano la societa’ civile, con cui bisogna ”incrementare il dialogo”.

Adnkronos/Dpa

L’Unione europea ha in programma l’inasprimento delle sanzioni contro la Bielorussia dopo che l’inviato di Minsk ha abbandonato il vertice del Partenariato orientale (una iniziativa europea per coinvolgere Paesi dell’est europa, fra cui appunto la Bielorussia) che si e’ tenuto la settimana scorsa a Varsavia. La decisione di lasciare il vertice era stata presa in seguito alle critiche dell’Unione europea alla repressione dell’opposizione in corso in Bielorussia. I ministri degli esteri dell’Ue dovrebbero cosi’ aggiungere altri 16 nomi alla lista di 192 esponenti politici del regime, fra cui vi e’ il Presidente Alexandr Lukashenko, a cui non vengono concessi visti e i cui beni all’estero sono stati congelati, secondo quanto anticipano fonti diplomatiche tedesche citate dall’agenzia di stampa tedesca ”Dpa”. Colpiti dalle nuove misure restrittive, saranno i funzionari del regime coinvolti con la condanna dell’attivista politico e dissidente Ales Byalyatski, che rischia di rimanere in carcere sette anni per un’accusa di evasione fiscale. I ministri degli esteri dei 27 Paesi Ue dovrebbero anche sancire lunedi’ a Lussemburgo che l’intero pacchetto di sanzioni, che colpiscono anche tre compagnie bielorusse, rimarra’ in vigore fino al 31 ottobre 2012. ”Cinque o sei Paesi europei”, precisano le fonti, sono contrari a quanto caldeggiato da tutti gli altri, ovvero all’imposizione di sanzioni contro le societa’ che commerciano con la Bielorussia.