Bolivia. Jeanine Anez nominata presidente ad interim

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Dal Messico, dove ha riparato dopo essersi dimesso a seguito delle violente proteste e accuse di brogli, l’ex presidente della Bolivia Evo Morales è tornato a urlare al “golpe, il più subdolo e nefasto della storia”.
I gravi disordini, con tanto di ammutinamento di interi reparti militari e della polizia, erano iniziati dopo che Morales, del Movimiento al Socialismo (Mas), aveva vinto con il 47,08% sull’ex presidente Carlos Mesa, di Comunidad Ciudadana (Cc, 36,51%). Il distacco era stato di oltre 10 punti, e la Costituzione del paese latinoamericano prevedeva che con tale differenza non sarebbe stato necessario il secondo turno, per cui il leader di Mas era stato riconfermato alla guida del Paese.
Da più parti, soprattutto dall’Osa, l’Organizzazione degli Stati americani, si sono accusati evidenti brogli, e Morales, per il quale si era anche parlato di un mandato d’arresto, si è rifugiato in Messico.
Oggi il Parlamento boliviano ha assegnato a maggioranza la presidenza della Repubblica ad interim al vicepresidente del Senato Jeanine Anez, del partito di opposizione Unidad democratica (Ud), la quale ha affermato che “Mi impegno ad assumere tutte le iniziative necessarie per riportare la pace nel Paese”: “il popolo della Bolivia è testimone del fatto che abbiamo fatto tutti gli sforzi necessari per assicurare la presenza dei parlamentari delle tre forze politiche rappresentate, ma che i parlamentari del Mas hanno fatto sapere che non sarebbero venuti”.
Per Morales “questa autoproclamazione infrange gli articoli 161,169 e 410 della Costituzione”, “è un golpe!”.