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Terzo mandato in vista per Evo Morales, il 54enne presidente della Bolivia ed espressione del Movimento per il Socialismo: i primi risultati lo danno come vincitore della tornata elettorale che si è tenuta ieri nel paese latinoamericano con oltre il 60% dei voti.
Accusato dalle opposizioni di essere un populista e un caudillo, Morales ha in realtà saputo rilanciare in modo consistente l’economia triplicando il Pil e portandolo da 9.500 a 30.381 milioni di dollari e il Pil pro capite da 1.010 a 2.757 dollari. La sua politica è stata finalizzata soprattutto per contrastare la povertà e per arrivare a tale risultato Morales si è servito anche della nazionalizzazione dell’industria degli idrocarburi. “Oggi siamo degni. Non saremo più mendicanti, ne’ umiliati”, ama ripetere spesso Morales.
Secondo i dati diffusi dagli istituti Mori e Ipsos, Morales ha vinto in tutte le circoscrizione del paese ad eccezione di Beni, nel nord-est, dove ha prevalso il suo avversario, il magnate del cemento Samuel Doria Medina, del partito Unità democratica, ma alle spalle si è lasciato anche l’ ex presidente Jorge “Tuto” Quiroga, l’ex sindaco di La Paz, Juan del Granado, e il leader amazzonico Fernando Vargas.
