BRASILE. Accordi per l’acquisto, la produzione e la vendita di materiale bellico, dai sottomarini Scorpene ai missili MAR-1

di Guido Keller –

Firmato settimana scorsa un accordo fra il Brasile e la Gran Bretagna per l’acquisto da parte del Paese sudamericano di materiale bellico di diverso genere ad alta tecnologia, fra cui 11 unità navali per la pattuglia costiera.
Il Brasile considera l’approvvigionamento militare una priorità nel contesto sudamericano, sia per incrementare a sua volta la produzione bellica, sia per proteggere le proprie risorse petrolifere poste al di sotto dei fondali marini.
Oltre che con la Gran Bretagna, sono stati stretti contratti per la fornitura e lo sviluppo di armi e mezzi anche con l’Italia, con la Francia, con la Polonia e con la Russia.
In particolare con la Russia il governo di Brasilia ha stipulato accordi per l’acquisto e la produzione di 24 elicotteri da attacco Mi35M, con la Francia di 50 elicotteri EC-725, di 36 aerei da caccia Rafale e di 4 sottomarini Scorpene, con l’Italia di 2.044 veicoli blindati per il trasporto del personale militare.
La specialista di strategia dell’Escola de Guerra Naval (EGN, l’accademia di Marina brasiliana, ndr.) Sabrina Medeiros, ha voluto precisare, in occasione della firma dell’accordo, che ‘il Brasile viene visto come un partner affidabile, ma è necessario consolidare il potere di deterrenza, ovvero di sostenere il ruolo che oggi il Paese gioca nello scacchiere diplomatico internazionale’.
Lo stesso presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha recentemente emanato diverse leggi per rafforzare il sistema militare brasiliano in base ad un processo iniziato ormai due anni, ideato fa in funzione di una nuova strategia di difesa nazionale:  l’idea che si propongono gli esperti militari del Paese non è tanto quella di acquistare semplicemente ‘confezioni sigillate’, bensì quella di entrare in possesso della tecnologia necessaria per la produzione nelle industrie brasiliane del materiale bellico. 
La Medeiros ha infatti spiegato che la produzione brasiliana di mezzi militari, diffusa nell’ampiezza del Paese, richiamerà investimenti e porterà nuova occupazione e, parlando di aerei, il ministro per la difesa Nelson Jobim, ha affermato che ‘il Brasile non acquisterà ulteriori aerei o mezzi, ma il pacchetto completo della tecnologia necessaria per fabbricarli”.
Per l’acquisto dei 36 caccia di ultima generazione è stato preferito il modello francese Dassault Rafale, il quale ha superato nella gara per l’appalto l’F-18 Super Hornet della statunitense Boeing e l’aviogetto della svedese Saab.
I sottomarini Scorpene, ai quali se ne aggiungerà un quinto con la predisposizione per ospitare la propulsione nucleare, verranno impiegati in particolar modo per proteggere le risorse petrolifere che si trovano sotto i fondali, risorsa di cui di cui il Brasile è ricco.
Anche i 50 elicotteri da trasporto EC-725 verranno assemblati in Brasile tramite l’impiego di manodopera locale, mentre il contratto con l’Italia prevede la produzione, sempre in Brasile, entro 20 anni dei 2044 mezzi blindati per il trasporto terrestre di soldati, ma da Roma viene anche la proposta, ora al vaglio del ministero della Difesa brasiliano, della fornitura di fregate FREMM.
Con il 2015 voleranno i potenti KC-390, aerei di trasporto tattico prodotti dalla brasiliana Embraer, i quali sono stati pensati per sostituire gli americani Hercules C-130 e già da ora ne sono stati ordinati 12 modelli dalla Colombia, 6 dal Portogallo e 6 dal Cile, mentre interesse per l’acquisto è stato manifestato dall’Argentina, dalla Repubblica Ceca e persino dalla Francia.
L’obbiettivo dichiarato della Embraere quello di produrre e vendere nei prossimi anni ben 700 esemplari del  KC-390, di cui un centinaio nel solo Sudamerica.
Nel dicembre del 2008 il Brasile ha firmato la vendita al Pakistan di 100 missili MAR-1 (ARM anti-radiation missile), mentre oggi è al lavoro per la produzione dell’A-Darter, un missile infrarossi aria/aria, che verrà prodotto in collaborazione con il Sudafrica.