Brasile. Bambini e ragazzi in sfilata per l’adozione

di C. Alessandro Mauceri

In Brasile ha sollevato grandi polemiche la decisione di far sfilare alcune decine di bambini e ragazzi orfani, dai 4 ai 17 anni, davanti ad un pubblico di potenziali genitori adottivi. L’evento, organizzato in un centro commerciale di Cuiabá (altro motivo di grandi polemiche), non è una novità assoluta: la manifestazione è giunta ormai alla terza edizione. Mai come ora però aveva scatenato polemiche e critiche pesanti per il trattamento riservato a degli esseri umani usati come animali domestici, come riporta il giornale di Solicias.
Il primo a criticare l’iniziativa è stato uno dei candidati alle ultime elezioni presidenziali, Guillermo Boulos, che ha descritto l’iniziativa come “incredibile perversità” e con “effetti devastanti”.
“Una sfilata che sembra una vecchia fiera degli schiavi, dove i signori guardavano i denti degli africani e ne verificavano la corporatura robusta per poi negoziarne il prezzo”, ha detto l’avvocato Eduardo Mahlon. Una sofferenza inutile peraltro: secondo Mahlonm, dopo l’ultima edizione della sfilata, nel 2016, sarebbero stati adottati solo due adolescenti (di 14 e 15 anni).
Molto critico anche il giudizio della ex deputata Manuela d’Avila, secondo la quale la parata trasmette l’idea che i bambini cercherebbero l’approvazione della potenziale famiglia adottiva con una apparizione fisica. “Penso che sia una delle notizie più tristi che abbia mai letto. Mettere i bambini in passerella, pieni di sogni e desideri, in cerca di approvazione dopo la sfilata; come se per amare un bambino dovessimo ammirarli fisicamente”, ha detto dopo essere stata informata dell’accaduto.
Duri anche i commenti di molte delle persone che hanno assistito all’evento. “I sentimenti di rifiuto e di privazione affettiva di questi bambini sono già molto grandi. Perché assoggettarli all’analisi visiva delle persone? Capisco lo sforzo di coloro che sono coinvolti, ma trovo troppo crudele per loro essere scelti come se fossero un cane di razza”, ha detto una donna. Dello stesso avviso un altro spettatore, “Questi bambini sono già ansiosi e psicologicamente scossi con tutta quell’esposizione, oltre ad essere caricati di aspettative ineguagliabili”.
Di diverso avviso Tatiane de Barros Ramalho, presidente della Commissione per i bambini e i giovani che ha organizzato l’“evento”. La Ramalho ha detto che questa iniziativa servirebbe ai potenziali genitori adottivi “per incontrare i bambini”, “per avere più informazioni sull’adozione” e ai bambini “per avere un giorno diverso, in cui saranno acconciarsi, vestirsi e curare il make-up per la sfilata”. Prima di entrare in passerella, infatti, professionisti make-up stylist si prendono cura dei capelli dei bambini e dei giovani, dei loro abiti. L’evento infatti è stato criticato anche perché è servito come strumento di marketing per i negozi specializzati in prodotti per bambini presenti nel centro commerciale che hanno fornito i capi d’abbigliamento e gli altri accessori per la sfilata.
Irremovibile dalle sue posizioni la Ramalho che, di fronte alla pioggia di critiche, ha ribadito che si tratta di una iniziativa utile per tutta la popolazione che “può avere più informazioni sull’adozione”.
Ma il fatto, forse, che ha causato le maggiori critiche è che, secondo il CNJ, l’evento sarebbe stato autorizzato dal Giudice minorile Gleide Bispo Santos e avrebbe ottenuto il sostegno della Commissione per l’infanzia e la gioventù della OAB nel Mato Grosso.