Brasile. Corruzione e ostruzione della giustizia: si preparano le accuse per il presidente Temer

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C’è tensione in Brasile, dove si respira aria di messa sotto accusa e di impeachment per il presidente Michel Temer, da pochi mesi subentrato a Dilma Rousseff, a sua volta destituita in settembre per gli scandali legati alla corruzione.
Mentre alla Camera piovono (sono già una decina) le richieste di avvio della procedura di impeachment, la magistratura brasiliana ha in mano accuse per Temer di “corruzione passiva, “ostruzione della giustizia” e “partecipazione a un’organizzazione criminale” nell’ambito dell’inchiesta “Lava Jato”, uno dei maxiscandali di corruzione che ha investito la compagnia petrolifera statale Petrobras.
Il procuratore generale sarebbe infatti in possesso di una registrazione consegnatagli dai fratelli Joesley e Wesley Batista, imprenditori del settore delle carni (22 filiali nel mondo) in cui Temer risulterebbe aver comprato il silenzio del suo vice nel partito, Eduardo Cunha, in carcere da ottobre.
La registrazione del dialogo tra gli imprenditori e il capo dello Stato risale al 7 marzo in occasione del loro incontro ufficioso presso il palazzo presidenziale Jaburu: uno dei fratelli Batista aveva con sé, oltre al registratore, una valigetta contenente 500 mila reais (circa 150 mila euro), prima tranche di una tangente che sarebbe diventata settimanale per 20 anni e che sarebbe servita per pagare il silenzio di Cunha, mentre i due imprenditori si sarebbero assicurati la protezione del presidente in merito all’inchiesta in corso sulle forniture di carni. Una cifra simile a quella data a Cunha sarebbe stata poi consegnata anche al mediatore Lúcio Funaro, il tutto filmato dagli inquirenti.
Temer al momento non intende dimettersi e continua a guidare il paese nella difficile crisi economica in cui si trova, ma va detto che ben il 30 per cento dei parlamentari è o indagato o condannato con pena sospesa.