Brasile. Elezioni: Lula è favorito già al primo turno

di Alberto Galvi

I due favoriti alle elezioni presidenziali del Brasile di domenica sono Luiz Inacio Lula da Silva del PT (Partito dei Lavoratori) e Jair Bolsonaro del PL (Partito Liberale), rappresentanti rispettivamente della sinistra e della destra, mentre nessuno degli altri candidati è riuscito a sfondare nei sondaggi, tra cui l’ex governatore e ministro Ciro Gomes e il senatore Simone Tebet.
L’ex ministro della Giustizia Sergio Moro, il giudice che a suo tempo aveva fatto arrestare in un’inchiesta per corruzione Lula, ha concluso la sua campagna il 31 marzo e anche il governatore di San Paolo João Doria si è ritirato il 23 maggio. Gli altri candidati alla presidenza sono la trotzkista Vera Lucia Salgado, il multimilionario ultraliberista Luiz Felipe d’Avila, la populista Soraya Thronicke e l’onnipresente candidato della Democrazia cristiana, José Maria Eymael, che è tradizionalmente in corsa per tutte le elezioni presidenziali brasiliane dal 1998. Ci sono poi Leo Pericles, Padre Kelmon e Sofia Manzano.
Oltre al primo turno delle elezioni presidenziali si voterà per l’elezione di 27 senatori su 81, di tutti i 513 membri della Camera dei deputati e dei 27 governatori. Se nessun candidato alla presidenza o governatore raggiungerà il 50 per cento, il ballottaggio avrà luogo il 30 ottobre.
Il nuovo presidente presterà giuramento il 1 gennaio 2023. Il voto in Brasile è obbligatorio e l’affluenza alle urne nel 2018è stata vicina all’80 per cento.
Gli ultimi sondaggi mostrano Lula davanti a Bolsonaro, ma l’affluenza alle urne è diventata una preoccupazione per entrambi. Lula vuole vincere le elezioni al primo turno e ha invitato i suoi elettori con messaggi video a partecipare alle urne, mentre Bolsonaro teme che parte dei suoi sostenitori non votino perché sicuri della sconfitta.