Brasile. Emergenza per il virus dell’influenza aviaria che colpisce gli uccelli selvatici

di Alberto Galvi

Le autorità del Brasile hanno dichiarato l’emergenza per il periodo di 180 giorni per la salute degli animali, dopo che le autorità hanno rilevato il primo caso di virus dell’influenza aviaria negli uccelli selvatici. Il ritrovamento di un caso in un allevamento spesso innesca l’abbattimento di un gran numero di uccelli. Sebbene i principali Stati produttori di carne del Brasile si trovino nel sud, il governo è in allerta dopo i casi confermati, poiché l’influenza aviaria negli uccelli selvatici è stata seguita dalla trasmissione agli allevamenti commerciali.
Il ministero dell’Agricoltura ha avviato un centro operativo di emergenza per coordinare, pianificare e valutare azioni a livello nazionale relative all’influenza aviaria. Sulla base delle linee guida dell’Organizzazione mondiale per la salute animale, l’infezione da parte del sottotipo H5N1 dell’influenza aviaria nei volatili selvatici non fa scattare il divieto di commercio, ma talvolta può portare a restrizioni commerciali da parte di altri paesi.
Il Brasile ha confermato almeno otto casi di virus H5N1 in uccelli selvatici, tra cui uno nello Stato di Rio de Janeiro e sette nel vicino Stato di Espirito Santo. Rispetto all’H5N1, il virus H3N8 circola dal 2002 ed è considerato meno pericoloso sia per il pollame domestico che per gli uccelli selvatici. Il ministero della Sanità ha dichiarato durante il fine settimana che i campioni di 33 casi sospetti di influenza aviaria nell’uomo sono risultati negativi per il sottotipo H5N1.