Brasile. Giudice blocca il decreto che dava il via allo sfruttamento minerario dell’Amazzonia

Notizie Geopolitiche –

Solo pochi giorni fa il presidente del Brasile Michel Temer aveva firmato un decreto che prevedeva l’abolizione del titolo di “riserva naturale” per una vastissima area della foresta amazzonica, denominata National Reserve of Copper and Associates (Renca), consentendo così alle aziende minerarie di dare avvio allo sfruttamento della zona (circa 46mila chilometri quadrati) ricca di minerali come l’oro, lo zinco, il fosfato, il rame e il manganese che interessano le grandi industrie.
Scopo ufficiale del decreto era quello, secondo il governo, di spingere l’economia brasiliana oggi in crisi, ma oggi il giudice di Brasilia Rolando Spanholo ha bloccato tutto in maniera “urgente e immediata”, accogliendo così le proteste delle associazioni ambientaliste ma anche di parte della popolazione civile che si era messa contro il rischio che il decreto avrebbe rappresentato per “le popolazioni indigene” e per le “importanti riserve ambientali” nel cuore dell’Amazonia.
A dire il vero lo stesso Temer, incalzato dalle proteste, stava pensando di ritirare il decreto per prepararne uno più “soft”.
Il parco comprende nove diverse zone protette, due delle quali sono territori indigeni, in cui l’estrazione mineraria è completamente vietata, più almeno altre quattro zone sembrano essere accessibili alle attività minerarie regolamentate.