Brasile. Le elezioni comunali in vista delle presidenziali del 2022

di Alberto Galvi

In Brasile si è svolto il primo turno delle elezioni comunali. In questa tornata elettorale si è votato per 5.567 comuni, ed è la prima volta che i brasiliani votano da quando Bolsonaro è salito al potere nel 2018, a metà strada per le prossime elezioni presidenziali del 2022.
I candidati sindaco allineati con il presidente di estrema destra Bolsonaro molto probabilmente non vinceranno nelle grandi città come Rio de Janeiro, San Paolo e Belo Horizonte. Inoltre secondo la legge elettorale, solo le città con più di 200mila abitanti possono effettuare i ballottaggi.
In questa tornata elettorale il PT (Partido dos Trabalhadores) rimane indebolito e diviso dopo l’impeachment della Rousseff e la condanna per corruzione del fondatore del partito Luiz Inacio Lula da Silva. Le grandi città che sono uno scenario di visibilità per i partiti, sono state un fallimento per il PT che invece spera nei buoni risultati delle città medie e piccole.
Le elezioni comunali sono già state rinviate di sei settimane a causa della pandemia. In Brasile il Covid-19 ha ucciso più di 165mila persone, il secondo numero di vittime più alto al mondo, dopo gli Usa.
Le autorità del TSE (Tribunal Superior Eleitoral) hanno esortato durante il voto i 148 milioni di elettori brasiliani a rispettare le regole del distanziamento sociale e la disinfettazione delle mani nei seggi elettorali.
Per i partiti eleggere molti sindaci e consiglieri comunali in tutto il Paese significa avere maggiore capillarità su tutto il territorio nazionale, ma questo non sarà decisivo per i risultati delle presidenziali del 2022, come è già successo per il candidato Fernando Haddad del partito PT contro Bolsonaro alle presidenziali del 2018.
Le controversie municipali non riguardano necessariamente la scena nazionale anche se la sinistra non ha una grande forza politica e la disputa nelle principali città è soprattutto tra i candidati della destra tradizionale e quelli che sostengono il presidente Bolsonaro.
La stragrande maggioranza dei comuni ha meno di 50mila abitanti che rappresentano l’88 per cento dei comuni brasiliani. Inoltre tutti i comuni con meno di 15mila abitanti hanno diritto di eleggere 9 consiglieri aumentando la spesa pubblica.
Una volta terminate le elezioni, la sfida principale per il presidente Bolsonaro sarà decidere quale strada intraprendere tra la privatizzazione delle società statali e la riduzione della spesa pubblica.