Brasile. Mandato d’arresto per Battisti in vista della possibile estradizione

Il 1 gennaio si insedierà Bolsonaro. Presente alla cerimonia Salvini. Battisti irreperibile.

Notizie Geopolitiche –

Il nuovo presidente del Brasile Jair Bolsonaro lo aveva promesso in più occasioni, sia in campagna elettorale che a caldo una volta eletto alla presidenza, mentre lui, l’ex terrorista dei Proletari armati per il Comunismo Cesare Battisti, era arrivato a dichiarare con tono arrogante che “In Brasile sono protetto, posso uscirne come e quando voglio”, che le prole di Bolsonaro “sono fanfaronate” e che “Se pensano di potermi mandare in Italia lo faranno illegalmente”.
Fatto sta che oggi il giudice del Supremo tribunale federale (Stf) Luis Fux ha accolto la richiesta del procuratrice generale del Brasile, Raquel Dodge, fatta per “evitare il rischio di fuga e assicurare una eventuale estradizione”, ed ha disposto l’arresto di Battisti. Questi era protetto prima da Luiz Inácio Lula da Silva, che in uno dei suoi ultimi provvedimenti gli aveva concesso cittadinanza e asilo politico, e poi da Dilma Rousseff, entrambi condannati o sotto processo per corruzione.  Ogg Battisti si è reso irreperibile, i vicini di casa fanno riferito di non vederlo da novembre.
Battisti è un ex terrorista dei Proletari armati per il Comunismo: è stato condannato in Italia a due ergastoli e a diversi anni di prigione per quattro fra omicidi e concorsi in omicidio, nella fattispecie il 6 giugno 1978 a Udine Antonio Santoro, maresciallo della Polizia penitenziaria, il 16 febbraio 1979 a Milano Pierluigi Torregiani, gioielliere, il 16 febbraio 1979 a Santa Maria di Sala, Lino Sabbadin, macellaio, il 19 aprile 1979 a Milano, Andrea Campagna, agente della Digos.
Il 1 gennaio Bolsonaro si insedierà alla presidenza, ma l’Agi ha riportato che già il deputato della Lega eletto in Sudamerica Luis Roberto Lorenzato si sarebbe dato da fare, “è già tutto pronto”. Sempre più voci danno inoltre la presenza all’insediamento di Bolsonaro del vicepremier Matteo Salvini, segno che la questione Battisti sembra arrivare ad una conclusione.