Brasile. Piano di austerità per 20 anni: scontri e manifestazioni in tutto il paese

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Si chiama PEC 55 il piano adottato dal Senato del Brasile che prevede il congelamento della spesa sociale per 20 anni: l’austerity, che comporterà un emendamento alla Costituzione, è passata alla Camera alta con 53 voti a favore e 23 contro e si tradurrà con un tetto alla spesa pubblica che interesserà i settori dell’educazione, della sanità e del sostegno alle fasce più disagiate della popolazione.
Lo scopo a cui vuole arrivare il presidente Michel Temer è quello di riportare i conti sotto controllo e quindi di far arrivare nuovi investimenti dall’estero, ma soprattutto evitare il fallimento dello Stato, con un’economia data come prossima ala recessione.
Nelle strade si sono riversate decine di migliaia di brasiliani, con proteste sfociate in episodi di violenza e nell’incendio di veicoli; gli edifici pubblici sono stati messi sotto la protezione della polizia, ed in più punti si sono verificati scontri dei manifestanti con gli agenti.
Anche la sede della Globo Tv, ritenuta di appoggiare il presidente Temer (subentrato a Dilma Rousseff dopo la destituzione), era negli obiettivi dei manifestanti più accesi, i quali anche in questo caso sono stati fermati dalla polizia antisommossa.