di Giuseppe Gagliano –
Un giudice della Corte suprema del Brasile ha ordinato il sequestro di circa 3,3 milioni di dollari da conti bancari appartenenti alle piattaforme di social media X (ex Twitter) e al fornitore di servizi internet satellitare Starlink, entrambe società controllate dal magnate tecnologico Elon Musk. La decisione, presa dal giudice Alexandre de Moraes venerdì scorso, è volta a recuperare le somme corrispondenti alle multe inflitte a X per il mancato rispetto delle normative brasiliane sui social media.
La Corte suprema ha reso noto che il giudice de Moraes ha disposto il trasferimento di oltre 7,2 milioni di reais brasiliani (circa 1,3 milioni di dollari) da un conto bancario associato a X e quasi 11 milioni di reais (circa 2 milioni di dollari) da un conto appartenente a Starlink. Questi fondi rappresentano le sanzioni che il Brasile ha imposto per la mancata osservanza delle regole locali riguardanti la moderazione dei contenuti sui social media, che richiedono la rimozione di post considerati violenti, falsi o dannosi per la sicurezza pubblica.
La questione trae origine dall’impegno del Brasile, soprattutto sotto la guida del giudice de Moraes, di rafforzare la regolamentazione delle piattaforme digitali, in particolare durante periodi critici come le elezioni. De Moraes ha giocato un ruolo centrale nella lotta contro la disinformazione e l’incitamento alla violenza sui social media, il che ha portato a frequenti scontri con grandi aziende tecnologiche che operano in Brasile. In questo caso, X non avrebbe rispettato gli ordini del governo brasiliano di rimuovere contenuti ritenuti pericolosi per l’ordine pubblico, incorrendo così in sanzioni finanziarie.
Anche se i conti bancari delle due società sono stati sbloccati dopo il sequestro, il gesto segnala una crescente tensione tra il governo brasiliano e le società tecnologiche straniere, soprattutto in merito alla moderazione dei contenuti e alla responsabilità delle piattaforme. Questa azione legale contro X e Starlink, entrambe facenti capo a Elon Musk, non è la prima volta che la Corte Suprema del Brasile adotta misure severe nei confronti delle big tech, il che dimostra una chiara volontà del paese di far rispettare le proprie normative digitali.
La risposta di Elon Musk e delle sue società a questa decisione rimane poco chiara al momento, ma è probabile che la questione possa avere ripercussioni internazionali, soprattutto considerando il crescente dibattito globale sul ruolo e la responsabilità delle piattaforme tecnologiche nel gestire i contenuti che ospitano. Mentre Musk si è più volte dichiarato a favore di una maggiore libertà di espressione sui social media, i governi come quello brasiliano continuano a insistere sulla necessità di un controllo più rigoroso per proteggere la sicurezza pubblica e prevenire la diffusione di contenuti dannosi.
In conclusione, questa vicenda rappresenta un altro capitolo nelle relazioni spesso turbolente tra le grandi società tecnologiche e i governi nazionali, con il Brasile determinato a far rispettare le proprie leggi e le piattaforme globali sempre più sotto pressione per conformarsi a standard locali.