Brexit: Scozia e Irlanda del Nord parlano di referendum per la secessione dalla Gran Bretagna

Notizie Geopolitiche –

sturgeon nicolaUno dei primi effetti della Brexit è stato l’annuncio del leader dello Scottish National Party ed ex premier Alex Salmond di un nuovo referendum, dopo quello di due anni fa finito malamente, per la secessione della Scozia dalla Gran Bretagna e la costituzione di uno stato autonomo partecipe dell’Unione Europea.
D’altronde in tutte le 32 contee scozzesi il voto è stato contro la Brexit e Salmond, rispondendo ad un’intervista in tv, ha detto che “Noi vogliamo rimanere in Europa, anche se questo non significherà che adotteremo l’euro”.
Nicola Sturgeon, attuale premier, ha rincarato la dose ed ha affermato che “Noi siamo europei”: “La Scozia ha consegnato un voto chiaro, senza equivoci, per la permanenza nell’Ue e accolgo con favore questo sostegno al nostro status europeo”. “La Scozia ha parlato. E ha parlato chiaro”, ha aggiunto.
La musica non cambia andando a ovest, nell’Irlanda del Nord, dove il vicepremier Martin McGuinness, capo del partito nazionalista irlandese Sinn Féin ed ex militante dell’Ira, ha dichiarato che “Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, l’Irlanda dovrebbe andare al voto per la propria riunificazione”. Ha quindi aggiunto che ci sono “enormi conseguenze per l’intera isola d’Irlanda, che andrebbero contro le aspettative democratiche del popolo. E l’elettorato dovrebbe avere il diritto di votare per mantenere un ruolo nell’Ue”.

Nella foto: Nicola Sturgeon.