BRICS. Argentina e Iran si candidano ad aderire

di Alberto Galvi

Il presidente argentino Alberto Fernandez ha ribadito nei giorni scorsi il desiderio che l’Argentina si unisca ai BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica). L’Argentina spera di diventare un membro BRICS il prima possibile, perché il sistema di cooperazione BRICS sarebbe anche favorevole all’ulteriore sviluppo delle relazioni tra Cina e America Latina.
La Russia ha spinto a lungo per stringere legami più stretti con l’Asia, il Sud America e il Medio Oriente, ma ha recentemente intensificato i suoi sforzi per resistere alle sanzioni imposte dall’Europa, dagli Stati Uniti e da altri paesi per l’invasione dell’Ucraina.
L’Iran ha formalmente presentato la sua domanda per diventare un membro della famiglia BRICS, ed è pronto a offrire tutte le sue risorse e vantaggi, comprese le riserve energetiche, le risorse umane e i risultati scientifici per aiutare i paesi BRICS a raggiungere i loro obiettivi.
La Cina con la presidenza BRICS di quest’anno, sostiene attivamente l’espansione verso questi paesi, e sono in fase di discussione le procedure per favorire l’ingresso di altri paesi in quella che vorrebbe essere un’alternativa al blocco nord occidentale. Poiché BRICS non è un trattato, qualsiasi domanda di adesione deve essere discussa e approvata tra i cinque membri fondatori: una delle prossime decisioni procedurali da prendere è quella di stabilire se i candidati dovranno essere accettati all’unanimità, se dovranno rivestire in un primo momento il ruolo di osservatori o se dovranno essere sottoposti ad altri protocolli.