di Andrea Costanzo –
In questa settimana si è svolto nella città russa di Niznhy Novgorod (ex Gorkji) la ministeriale dei ministri degli affari esteri dei BRICS+, la prima dopo l’allargamento della nuova alleanza economica avvenuto il primo gennaio di quest’anno.
Oltre ai paesi fondatori (Russia paese ospitante e presidente di turno dei BRICS, Brasile, India, Cina e Sudafrica), vi hanno partecipato per la prima volta anche i nuovi membri che anno aderito a gennaio, cioè Etiopia, Egitto, Iran ed Emirati Arabi Uniti. Inoltre erano presenti anche altri paesi interessati ad entrare a far parte dei BRICS, come la Turchia (paese NATO), Bielorussia, Bahrein, Mauritania, Vietnam, Bangladesh, Sri Lanka, Cuba e Venezuela.
Soprattutto quest’ultimi paesi latinoamericani, tradizionali alleati di Mosca e Pechino, sembrano auspicare on forza la loro adesione ai BRICS, anche per via della presenza del Brasile di Lula. Vi è stato un incontro, a margine delle sessioni della ministeriale dei BRICS, tra il ministro degli esteri cubano Bruno Rodriguez e il ministro degli esteri brasiliano Mario Vieria.
Stando a quanto riportato da Radiorebelde in lingua inglese, l’incontro è stato molto positivo, sottolineando l’eccellenti relazioni tra L’Avana e Brasilia, nell’ambito più ampio della cooperazione regionale e nel multipolarismo di cui i BRICS sono la più autentica espressione. Nell’occasione il ministro degli Esteri cubano ha offerto al suo omologo brasiliano la solidarietà del popolo cubano per le alluvioni che hanno devastato lo stato di Rio Grande del Sud.
Anche il ministro degli Esteri venezuelano, Ivan Gil Pinto, ha parlato a Nizhiny Novgorod esprimendo la possibilità che Caracas aderisca ai BRICS già da quest’anno, come riporta il portale bielorusso Belarus Segodnya, ma tutto dipenderà delle elezioni presidenziali del prossimo mese.
Sembra quindi che il nuovo mondo multipolare voglia accogliere anche l’America Latina, oltre anche altre parti del mondo come l’Africa (la presenza della Mauritania è molto significativa) in uno scenario sino a qualche tempo fa neanche ipotizzabile.