Brunei. Il sultano introduce la sharia: pena di morte per i gay e gli adulteri

Notizie Geopolitiche

Stretta sulle libertà civili nel Sultanato del Brunei, ricchissimo paese per via delle esportazioni di idrocarburi di quasi mezzo milione di persone situato sopra la Malesia. Affermando nel corso di un intervento pubblico di “voler vedere gli insegnamenti dell’Islam rafforzarsi in questo Paese”, il 72enne monarca assoluto Hassanal Bolkiah ha annunciato l’introduzione della Sharia (la rigida legge islamica) quale legge universale, tra cui  la pena di morte per lapidazione per sodomia, adulterio, relazioni sessuali extraconiugali per i musulmani, vilipendio del profeta Maometto, Introdotta la flagellazione pubblica per chi abortisce l’amputazione della mano per i ladri e punizioni severe per chi educa i bambini a pratiche religiose diverse da quelle musulmane.
Forte la condanna della comunità mondiale, perlomeno di quella occidentale, con la nota conduttrice televisiva Usa Ellen deGeneres che ha invitato attraverso twitter al boicottaggio delle proprietà alberghiere del sultano nel mondo, in Italia l’hotel Eden a Roma e il Principe di Savoia a Milano.