BULGARIA. Rom, sempre alta la tensione etnica, presidente convoca Consiglio nazionale sicurezza

Ansa, 1 ott 11 –

Ancora tensione etnica oggi in Bulgaria per l’emergenza rom, con una massiccia presenza nel centro di Sofia di polizia e reparti speciali antisommossa. Il presidente della repubblica, Gheorghi Parvanov, ha convocato in via straordinaria il Consiglio consultivo per la sicurezza nazionale per discutere la situazione, garantire l’ordine nel paese e impedire un’escalation della tensione etnica. Sul tema si e’ mobilitato anche il partito nazionalista Ataka che ha organizzato davanti alla presidenza una manifestazione contro ”l’impunità dei rom”, al motto di ”La criminalità zingara, un pericolo per lo stato”. Un’altra organizzazione nazionalista, Vmro, sta raccogliendo in piazza firme contro ”l’arbitrio zingaro che imperversa in Bulgaria”. Le tensioni etniche sono iniziate nel villaggio di Katunitsa il 23 settembre scorso, a seguito della morte del 19enne bulgaro Anghel Petrov, investito da un pulmino guidato da uno degli uomini del ‘barone’ rom locale, Kiril Rashkov, detto “re Kiro”, boss della produzione illegale di superalcolici e del traffico di prostitute. Gli abitanti di Katunitsa sono insorti contro Rashkov chiedendo la sua espulsione dal villaggio. Nei giorni seguenti manifestazioni di solidarietà con gli abitanti di Katunitsa sono scoppiate in numerose città. Da parte loro, organizzazioni rom e non governative hanno distribuito stamane ai passanti per le strade di Sofia fiori e poesie di bambini che invitano all’amore tra gli uomini. La campagna si è svolta sotto lo slogan ‘Ho un sogno – studiare e vivere insieme’, nell’ambito dell’iniziativa europea ‘Rom Pride’.