Canada. Espulso un diplomatico cinese accusato di aver tentato di intimidire un parlamentare canadese

di Alberto Galvi

Il Canada ha espulso Zhao Wei, un diplomatico cinese accusato di aver tentato di intimidire Michael Chong, un parlamentare canadese del partito conservatore, che era stato critico nei confronti di Pechino sponsorizzando una mozione per dichiarare il trattamento da parte della Cina della minoranza musulmana uigura come genocidio.
L’agenzia di intelligence canadese aveva scoperto informazioni secondo cui la Cina intendeva prendere di mira Chong e i suoi parenti a Hong Kong con sanzioni e possibili minacce.
Il premier canadese Trudeau ha detto di aver scoperto il rapporto dell’intelligence dal giornale The Globe and Mail e ha incolpato l’agenzia di spionaggio per non averlo trasmesso direttamente a lui. I media canadesi hanno pubblicato diversi rapporti, citando fonti anonime dell’intelligence, sostenendo l’esistenza di piani gestiti dal governo cinese per interferire nelle ultime due elezioni canadesi. 
La rara decisione di rimuovere un diplomatico accreditato arriva solo pochi giorni dopo che l’ufficio del ministro degli Esteri canadese, Mélanie Joly, ha convocato l’ambasciatore cinese, Cong Peiwu, per esprimere la protesta per i tentativi di intromissioni nella politica interna del Canada.
In risposta a questa espulsione il ministero degli Esteri cinese ha annunciato di aver dichiarato il console canadese a Shanghai, Jennifer Lynn Lalonde, persona non grata, ordinando di lasciare la Cina entro il 13 maggio.