Canada. I candidati premier alle elezioni generali di ottobre

di Alberto Galvi

A ottobre anche il Canada va al voto con le elezioni generali. Il paese nordamericano fa parte del Commonwealth britannico ed è una democrazia parlamentare federale. Il premier canadese viene eletto attraverso l’elezione dei membri della Camera dei Comuni con 338 seggi.
Le prossime elezioni si svolgeranno il 23 ottobre 2019. Alle elezioni generali diventa premier del paese, il leader del partito che ha ottenuto più deputati. Queste elezioni si svolgono ogni 4 anni. Tutti i membri della Camera dei Comuni sono eletti alle elezioni generali e ognuno rappresenta un collegio elettorale canadese chiamato ridings.
Durante la scorsa elezione del 2015 il premier Justin Trudeau è diventato premier canadese. Il suo partito il LP (Liberal Party) ottenne 184 seggi alla Camera dei Comuni, mentre il CPC (Conservative Party of Canada), ottenne 99 seggi, e il NDP (New Democratic Party) ottenne 44 seggi. In totale ci sono 6 partiti che attualmente hanno almeno un seggio alla Camera che schiereranno i loro candidati alle elezioni generali.
Per quanto riguarda il Senato, i suoi membri non vengono eletti direttamente dai cittadini ma vengono nominati dal Governatore Generale su proposta del premier. Un senatore decade se muore, se raggiunge il limite di età, se si dimette, o se viene rimosso.
Il principale rivale di Justin Trudeau alle prossime elezioni generali sarà molto probabilmente Andrew Scheer del CPC. Gli altri principali candidati sono: Jagmeet Singh leader del NDP, Elizabeth May leader del GP (Green Party) e Maxime Bernie leader del PP (People’s Party).
Il leader del CPC sostiene l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e crede che non sia il momento di concludere un FTA (Free Trade Agreemen) tra Canada e Regno Unito. Dal punto di vista dei diritti civili Andrew Scheer ha affermato che non introdurrà una legislazione a favore dell’aborto.
Andrew Scheer ha inoltre presentato il piano per il clima del suo partito a giugno ma non ha stabilito obiettivi per la riduzione dei gas a effetto serra, che è il vero punto dell’accordo di Parigi del 2015. Sul tema dell’ambiente invece il Canada si è impegnato a ridurre le emissioni nazionali del 30% al di sotto dei livelli del 2005 entro il 2030.
Un candidato che avrà quest’anno dei miglioramenti in termini di consensi è Jagmeet Singh leader del NDP. Favorevole al multiculturalismo e all’immigrazione la strategia di Singh è stata quella di spostare il proprio programma elettorale il più possibile a sinistra per differenziarsi dai liberali di Trudeau e avere così un proprio spazio politico.
Con le politiche migratorie dei liberali il Canada è in contrasto con le attuali politiche degli Stati Uniti e di molti paesi europei. il Canada vuole accogliere più di un milione di nuovi residenti permanenti entro la fine del 2021. L’NDP di Singh per spingersi più a sinistra sta invece concentrando la sua campagna elettorale verso la concessione del diritto all’assistenza sanitaria per tutti i canadesi.
Un altro candidato alla presidenza è Maxime Bernier, che è stato rieletto per la quarta volta nel novembre 2015. Bernier, ha lasciato il CPC il 23 agosto 2018 per essere eletto come deputato indipendente e ha annunciato il lancio di un nuovo partito il PP (People’s Party). Bernier è contrario all’immigrazione e al multiculturalismo, mentre è favorevole al mantenimento dei valori e della cultura canadese.
L’unica candidata donna delle presidenziali canadesi è Elizabeth May leader dal 2006 del GP. Questo autunno, condurrà il GP alla sua quinta campagna elettorale come leader del suo partito. Le prossime elezioni saranno in gran parte uno scontro tra liberali e conservatori su chi ha un vero piano per il clima.
Per il GP ci sarà quindi spazio tra le forze progressiste per un partito che alle scorse elezioni aveva ottenuto soltanto un seggio. Il principale obiettivo della May e del GP è la riduzione delle emissioni di 1,5 gradi rispetto a quello lasciato dall’amministrazione Stephen Harper, che non è mai stato coerente con l’accordo di Parigi del 2015.
Yves-François Blanchet, è stato eletto leader del Bloc Québécois il 17 gennaio scorso. In queste elezioni presidenziali, si candiderà nel distretto elettorale di Beloeil-Chambly. Nel 2015 i membri del Bloc Québécois e dei GP sono stati eletti alla Camera dei Comuni, entrando in maggioranza con i liberali di Trudeau.
I 2 partiti non sono riusciti a raggiungere il numero di 12 deputati ciascuno, per rientrare a pieno titolo nello status di partito membro del parlamento. Durante le elezioni del 2015, il Bloc Québécois ha migliorato la sua rappresentanza alla Camera dei Comuni eleggendo 10 deputati.
Il leader politico favorito per queste elezioni rimane il premier Justin Trudeau dell’LP. Quest’anno il premier canadese è stato sommerso da uno scandalo politico che ha coinvolto anche 2 suoi ministri Wilson-Raybould e Philpott. Il primo lasciò il gabinetto di Trudeau a febbraio, mentre la seconda si è dimessa subito dopo. Le rinunce dei due membri del governo hanno danneggiato l’immagine di Trudeau che si trova ora a dover affrontare una campagna elettorale molto combattuta.
Tra poche settimane la campagna elettorale entrerà nel vivo. I conservatori nei primi mesi dell’anno erano avanti nei sondaggi rispetto ai liberali. I tagli alla cosa pubblica del premier dell’Ontario Doug Ford, alleato di Scheer, hanno però fatto perdere consensi al partito conservatore. La svolta progressista del paese che ormai va avanti da anni dovrebbe favorire i liberali di Trudeau e i suoi alleati.