Canada. Tra DEPA e i Five Eyes nell’economia digitale e in chiave anti cinese

di Alberto Galvi

Il Canada sta cercando con impazienza di unirsi a Cile, Nuova Zelanda e Singapore in un nuovo raggruppamento noto come DEPA (Digital Economy Partnership Agreement). Il DEPA è stato firmato il 12 giugno 2020 ed è entrato in vigore il 7 gennaio 2021 per Nuova Zelanda e Singapore. I tre firmatari del DEPA stanno ancora valutando l’offerta del Canada di aderire al partenariato, entrato in vigore solo tre mesi fa, anche se il Cile deve ancora ratificare la sua partecipazione. Altri paesi interessati ad aderire sono Giappone, Corea del Sud e Regno Unito.
Il governo canadese sta cercando di capire su come il DEPA potrebbe essere aggiornato per far avanzare il commercio digitale internazionale e affrontare eventuali barriere commerciali. Il settore del commercio digitale e dell’e-commerce globale offre crescenti opportunità per le aziende di tutte le dimensioni per avere successo nei mercati globali.
Il Canada svolge già un ruolo importante nel Five Eyes, che è un’alleanza di intelligence a cui partecipano anche Australia, Nuova Zelanda, Regno Unito e Usa. Mentre le tensioni con la Cina continuano a crescere, il Giappone si sta muovendo per unirsi all’alleanza di condivisione dell’intelligence Five Eyes. Questo avviene nel momento in cui la Nuova Zelanda esprime le sue preoccupazioni sull’utilizzo del processo Five Eyes per fare pressione sulla Cina. Data la vicinanza del Giappone alla Cina, alla Corea del Nord e alla Russia, il Giappone potrebbe essere un’aggiunta interessante all’alleanza Five Eyes. Nuova Zelanda, Australia e Usa hanno già annunciato che vieteranno a Huawei di partecipare alle loro reti di dati mobili di prossima generazione.
Le relazioni diplomatiche tra Cina e Canada sono peggiorate dal dicembre 2019, da quando la polizia di Vancouver ha arrestato Meng Wanzhou, direttore finanziario di Huawei, su mandato statunitense con l’accusa di aver violato le sanzioni contro l’Iran. L’arresto della signora Meng ha scatenato una crescente crisi diplomatica tra Cina, Canada e Usa.
Anche Taiwan, Giappone e i paesi europei sono diventati freddi nei confronti della società cinese. Negli ultimi mesi le relazioni diplomatiche tra Canada e Cina hanno toccato il fondo, danneggiando il commercio tra i due Paesi. La Cina ha intanto bloccato miliardi di dollari di esportazioni agricole canadesi, ed è stata manifestata l’intenzione di spostare le risorse commerciali dalla Cina verso altre nazioni asiatiche.
Il Canada è probabilmente attratto dal DEPA perché è un accordo in fase di transizione con ampi margini di crescita. L’adesione al DEPA aiuterebbe le imprese canadesi a navigare in una fiorente economia digitale globale e basata sui dati, fornendo regole chiare sul commercio abilitato digitalmente e promuovendo una crescita a vantaggio di tutti.
Le consultazioni informeranno l’approccio del Canada alle discussioni con Cile, Nuova Zelanda e Singapore sulla potenziale adesione all’accordo. Le parti interessate del settore, le ONG, le micro, piccole e medie imprese e le popolazioni indigene, sono incoraggiati a fornire il loro contributo entro il 3 maggio 2021.
I membri della DEPA si impegnano attraverso una partnership a costruire un’economia digitale che supporti l’innovazione e crei fiducia nei propri paesi, con un approccio condiviso sulla politica di concorrenza, di cui tutte le nazioni potrebbero aver bisogno.
Inoltre cercano di regolamentare l’utilizzo dei dati di aziende come Alibaba, Google e Facebook. Queste aziende non solo detengono gran parte dei dati personali del mondo, ma possono intimidire le nazioni che cercano di regolamentarli.
Infine il DEPA è stato progettato per rendere più facile per altre nazioni adottare accordi commerciali nuovi o esistenti come il WTO (World Trade Organization), ITO (International Trade Organization), TPP (Trans-Pacific Partnership), OECD (Economic Co-operation and Development), APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation), e MERCOSUR (Mercado Común del Sur).