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Dopo aver indetto elezioni anticipate in agosto, il premier canadese Justin Trudeau è riuscito a rassicurarsi un terzo mandato alle elezioni di ieri in Canada, dove con il suo Partito Liberale ha preso 158 seggi sui 338 della Camera. Niente maggioranza assoluta, per la quale sarebbero serviti 170 seggi, ma di certo un ottimo risultato se si considera il delicato momento della gestione della crisi pandemica. I conservatori di Erin O’Toole sono a quota 119 seggi, avendone persi due rispetto alla precedente legislatura, mentre gli autonomisti del Québec hanno acquisito due nuovi seggi portandosi a quota 34. Bene anche i neodemocratici con 25 seggi (+1), mentre i Verdi hanno perso un seggio conservandone due.
Trudeau dovrà ora cercare una maggioranza in Parlamento per formare il governo, ma sussistono malumori nei suoi confronti in quanto, come hanno osservato gli analisti, il Canada è l’unico paese del G7 in cui le emissioni continuano ad aumentare, un prossimo banco di prova per il riconfermato premier.
In campagna elettorale Trudeau ha chiesto il voto intelligente, o meglio, “strategico”, cioè contro i conservatori che a suo giudizio avrebbero fatto retrocedere il paese.
