Caricom. Alcuni paesi legalizzano la cannabis; tra i contrari Trinidad e Tobago

di Alberto Galvi

I paesi membri dell’area Caricom (Comunidad del Caribe) sono divisi sulla necessità di adottare una legge che legalizzi l’uso terapeutico della marjuana e ne depenalizzi il reato di spaccio. Il paese dell’area caraibica dove la questione è più discussa è sicuramente Trinidad e Tobago. Come altre nazioni della regione, questo paese è un importante punto di transito per la cocaina. Il traffico di droga genera criminalità e violenza e rende insicuro lo svolgimento di tutte le attività economiche del paese.
Tra i paesi dell’area Caricom, Giamaica, Barbados, Haiti e le Bahamas, sono quelli favorevoli alla legalizzazione della marjuana. Nel febbraio 2015 la Giamaica è diventata la prima nazione caraibica a depenalizzare il reato di spaccio di alcune sostanze stupefacenti, Antigua e Barbuda hanno depenalizzato lo stesso reato nel 2018 e intendono regolare la produzione di cannabis nei prossimi mesi. St. Vincent e Grenadine hanno annunciato di voler creare un’industria legale della cannabis a scopo terapeutico.
Il primo ministro della Dominica ha chiesto la depenalizzazione di questa sostanza. Anche il governo di St. Kitts e Nevis ha detto che prenderà in considerazione una nuova legge per legalizzare l’uso della marijuana a scopo terapeutico. Comunque anche gli altri paesi membri dell’area Caricom (Belize, Granada, Guyana, Montserrat, Santa Lucia, Suriname e Trinidad e Tobago) al momento non hanno una legge sulla depenalizzazione del reato di spaccio della cannabis.
A Trinidad e Tobago la questione sulla depenalizzazione di questo reato è molto dibattuta anche se una legge su codesta materia è auspicata da molte parti. Organizzazioni come Amor (All Mansion of Rastafari), sostengono infatti che la depenalizzazione del reato di spaccio della cannabis non è sufficiente per combattere il traffico illegale di droga. Il procuratore generale e ministro degli Affari legali di Trinidad e Tobago Faris Al-Rawiha annunciato che il suo ufficio ha iniziato a consultare i medici imprenditori e studenti per capire le reali potenzialità economiche e sociali nel varare una legge sulla depenalizzazione di alcune sostanze stupefacenti nel paese. Faris Al-Rawi, ha aperto il 23 gennaio scorso le consultazioni pubbliche che dureranno tre mesi.
Alla fine di dicembre, il premier Keith Rowley del Pnm (Movimiento Nacional Popular) aveva annunciato che la cannabis sarebbe stata depenalizzata come reato in tutti i paesi membri dell’area Caricom entro la metà del 2019, ma che il governo di Trinidad e Tobago non aveva intenzione di legalizzarla. All’inizio di quest’anno, il premier aveva affermato che la depenalizzazione del reato di spaccio della marijuana non è una priorità per il suo governo.
L’attuale premier Keith Rowley è stato eletto nel 2015 e ha cercato di affrontare varie sfide economiche e sociali, con diverse problematiche che affliggevano il paese a causa dei bassi prezzi del petrolio. Trinidad e Tobago fa affidamento sul suo settore energetico per gran parte della sua attività economica e ha uno dei più alti redditi pro capite di tutta l’America Latina. Il governo sta però lottando in questo periodo contro l’escalation criminale che ha colpito il paese a causa del narcotraffico.
Prima di Keith Rowley era stata eletta premier la signora Persad-Bissessar, leader della coalizione “People’s Partnership” e membro del partito UNC (United National Congress), la quale aveva elaborato una relazione sui costi e benefici che potrebbe portare l’uso della cannabis a scopo terapeutico. Il governo di Trinidad e Tobago si è così impegnato sulla questione della depenalizzazione del reato di spaccio di alcune sostanze stupefacenti facendo poi consultazioni con le altre parti interessate anche su altri temi, come la legge anti-corruzione.
Oltre a Trinidad e Tobago, altri paesi dell’area Caricom stanno valutando la possibilità di depenalizzare il reato di spaccio della cannabis. In questo modo alcuni governi pensano di ridurre le spese legate alla sicurezza e aumentare le entrate dello stato attraverso le tasse sulla vendita di queste sostanze. Il governo di Trinidad e Tobago pensa in questo modo di combattere in maniera efficace il traffico illegale di droga come la cocaina. Purtroppo gli abitanti della regione vivono una situazione economica disastrosa. Il traffico di stupefacenti diventa una valida fonte di guadagno per gli strati più poveri della popolazione. Una riforma sulla legalizzazione della cannabis non risolve il problema ma aiuta far emergere un settore che legalizzandolo non resterebbe in mano alle organizzazioni criminali che gestiscono il narcotraffico in questi paesi.