CARICOM. Il premier canadese Trudeau ha annunciato aiuti per Haiti, ambiente, immigrazione e droga

di Alberto Galvi

Durante il 44mo vertice della CARICOM (Comunità dei Caraibi) che si è svolto alle Bahamas, il premier canadese Justin Trudeau ha annunciato ha che il suo paese stanzierà 44,8 milioni di dollari in aiuti alla regione per progetti destinati alla tutela della biodiversità, della resilienza climatica, della preparazione alle catastrofi, e ha confermato la ripresa del sostegno alla CARICOM nell’affrontare la crisi climatica.
Il primo ministro ha anche rivelato che schiererà la Royal Canadian Navy sulla costa haitiana come parte del suo sforzo per affrontare la crisi economico-sociale che devasta il paese. L’obiettivo delle navi sarà di svolgere nelle prossime settimane attività di sorveglianza, raccogliere informazioni e mantenere una presenza marittima al largo delle coste haitiane.
Le iniziative del Canada includono un fondo di 15 milioni di dollari per la gestione dei disastri nella regione, un’assegnazione di 8 milioni di dollari per il Caribbean Biodiversity Fund e di 5 milioni di dollari per aiutare i paesi dell’America Latina e dei Caraibi che richiedono sostegno per costruire la loro capacità di adozione di soluzioni climatiche, al fine di aumentare la loro resilienza e proteggere gli ecosistemi.
Il premier canadese ha anche impegnato 10 milioni di dollari per aiutare l’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) a rafforzare la protezione delle donne e dei bambini haitiani al confine con la Repubblica Dominicana, oltre a un ulteriore investimento di 12,3 milioni di dollari in assistenza umanitari. Trudeau si è inoltre impegnato a fornire 1,8 milioni di dollari per combattere il traffico di droga e rafforzare la sicurezza delle frontiere e marittima nei Caraibi.
Trudeau ha anche riconosciuto la leadership globale dei Caraibi nell’azione a favore del clima. Alcune isole, come Trinidad e Tobago, si sono spostate come fonte di energia verso le rinnovabili, mentre paesi come la Dominica si concentrano sulla costruzione di infrastrutture più forti nel tentativo di diventare la prima nazione al mondo resiliente ai cambiamenti climatici.