CILE. Cresce divario studenti-governo, scontri a università

Ansa, 11 ago 11 –

di Patrizia Antonini / Si fa piu’ teso il braccio di ferro tra il governo cileno del conservatore Sebastian Pinera ed il movimento studentesco: stamani si sono registrati nuovi scontri tra le forze dell’ordine e gruppi di giovani davanti alla sede dell’Universita’ tecnologica metropolitana (Utem), nella capitale. Incidenti con barricate e bottiglie incendiarie, che tuttavia sembrano essere solo l’antefatto di quanto potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Dopo che l’esecutivo ha ignorato l’ultimatum del movimento, che chiede una nuova proposta di riforma dell’istruzione, i giovani hanno infatti annunciato mobilitazioni ed un nuovo sciopero nazionale con una manifestazione per il 18 di agosto. E sono molti gli esperti che intravedono nella questione dell’istruzione una bandiera dietro la quale si cela un ben piu’ ampio malcontento sociale, pronto a deflagrare. Gia’ da alcune settimane i cortei nelle strade di Santiago hanno come esito scontri tra manifestanti incappucciati e forze dell’ordine: vere e proprie scene di guerriglia urbana combattuta a colpi di molotov, sassi, lacrimogeni e idranti, con decine di feriti e centinaia di arresti. Mentre le parti si chiudono sempre piu’ a riccio, con reciproci scambi di accuse, definendosi vicendevolmente ”intransigenti”, ieri oltre un centinaio di universitari hanno affrontato l’ex presidente Ricardo Lagos aggredendolo verbalmente e rimproverandolo per gli scarsi avanzamenti in materia di istruzione ottenuti durante i governi della Concertazione per la Democrazia. L’episodio, avvenuto a Vina del Mar, a 150 chilometri da Santiago, e’ simile a quello che si e’ registrato una decina di giorni fa nella capitale, quando 300 studenti portarono all’ex presidente Michelle Bachelet (che ora ricopre un ruolo dirigenziale alle Nazioni Unite) pillole per rafforzare la memoria. Intanto da Cuba il cantautore Silvio Rodriguez saluta gli studenti cileni, assicurando che ”il mondo e’ orgoglioso della loro indignazione”. A Montevideo invece giovani sono scesi in strada in segno di solidarieta’ con gli studenti cileni, cosi’ come gia’ avvenuto nei giorni scorsi in varie capitali dell’America Latina.