Cile. Presto la riforma delle pensioni arriverà in Parlamento

di Paolo Menchi

Quando, verso la fine del 2019, il Cile fu colpito da una serie di violente manifestazioni di piazza contro la politica sociale del governo di allora, il tema pensionistico era uno dei più citati.
È chiaro quindi perché il governo di sinistra del presidente Boric, in carica da pochi mesi, abbia messo la riforma pensionistica ai primi posti delle riforme da attuare ed ha già presentato una proposta che verrà portata in Parlamento a breve.
L’attuale modello pensionistico è stato creato nel 1980, ai tempi della dittatura di Pinochet, e si basa sul risparmio obbligatorio da parte dei lavoratori che viene gestito dalle AFP (sistema di fondi privato), e dal 2008 e grazie al governo della Bachelet, esiste anche una pensione di base solidale che consiste in un contributo statale per le persone più povere.
Secondo i dati diffusi dal presidente, attualmente in Cile il 72% delle pensioni è inferiore al salario minimo ed il 25% dei pensionati riceve una pensione al di sotto della soglia di povertà, mentre le AFP percepiscono enormi profitti, anche quando i risultati dei fondi sono negativi.
Il disegno di legge prevede un sistema di pensionamento misto, composto da contributi statali, dei datori di lavoro e dei lavoratori e la creazione di un ente pubblico di gestione dei fondi per mettere fine all’esclusiva dei privati.
I datori di lavoro contribuirebbero con quote graduali fino al massimo del 6%, mentre i dipendenti verserebbero il 10,5% della loro retribuzione e quanto versato nel fondo collettivo resterebbe comunque di proprietà individuale e sarebbe ereditabile.
La nuova legge prevede anche l’istituzione della pensione per i lavori domestici e assistenziali, mansioni che, il più delle volte, sono svolte da donne.
Inoltre, è previsto un aumento della PGU (pensione garantita universale) che ricevono le persone con redditi più bassi.
Il problema principale per arrivare alla ristrutturazione del sistema pensionistico è che è previsto il suo finanziamento tramite una riforma fiscale attualmente in discussione in parlamento, con l’opposizione che sta dando dura battaglia per mantenere i diritti acquisiti da alcune categorie che dovrebbero rinunciare ai loro privilegi per recuperare fondi da destinare alle riforme sociali, in primis quella pensionistica.
Da non dimenticare il fatto che il Cile, pur venendo da anni di crescita, il prossimo anno sarà l’unico paese della regione latino-americana in recessione e le problematiche di congiuntura internazionale che hanno fatto aumentare l’inflazione, hanno fatto scendere notevolmente la popolarità di Boric che potrà contare su un appoggio popolare minore per portare avanti i suoi progetti.