Cile. Proteste contro il caro vita, 10 morti in scontri e saccheggi

Notizie Geopolitiche –

Si stanno gonfiando le proteste contro il caro vita e contro il governo di Sebastián Piñera, in carica dal 2018 dopo esserlo stato già presidente del paese latinoamericano in una continua alternanza con la socialista Michelle Bachelet, oggi Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Le proteste a Santiago ed in altri centri del Cile hanno toccato ieri livelli preoccupanti, con un bilancio di 10 morti di cui 5 nell’incendio di una fabbrica di vestiti saccheggiata dai manifestanti a nord di Santiago, due in un negozio di bricolage a La Pintara ed altri due in un supermercato di San Bernardo. La decima vittima è un manifestante rimasto ucciso negli scontri con gli agenti avvenuti nella capitale. Incedi di negozi, di mezzi pubblici ed atti vandalici si sono verificati un po’ ovunque, e la polizia è dovuta intervenire con la mano pesante per separare i gruppi di violenti.
La protesta ha preso il via dopo l’aumento del biglietto dei mezzi pubblici, provvedimento poi ritirato, ma nel paese c’è malumore per il costo della vita in generale, ormai insostenibile per le classi meno abbienti. Manifestazioni e momenti di tensione si susseguono da tempo, ma ieri la rabbia popolare ha aggiunto livelli preoccupanti al punto che le autorità hanno disposto il coprifuoco nella capitale per la notte.
Il ministro dell’Interno, Andrés Chadwick, ha riferito dell’arresto ieri di 152 persone per gli scontri con gli agenti e per gli oltre 40 saccheggi.