CINA. Arrestata madre di Tienanmen, chiedeva risarcimento

Ansa, 30 nov 11 –

La polizia di Pechino ha arrestato una donna che aveva chiesto un risarcimento per la morte del figlio durante la repressione di piazza Tienanmen nel 1989. Lo riferisce il sito di radio Free Asia. Tang Deying, questo il nome della donna, si era recata a Pechino insieme al suo avvocato per portare avanti una richiesta di risarcimento. Secondo il legale, Tang ha inviato negli anni moltissime lettere alle autorita’ cinesi per chiedere giustizia e una giusta compensazione per la morte del figlio. Senza tuttavia mai ricevere risposta. Per questo la donna aveva deciso di recarsi di persona a Pechino, sperando di poter essere ricevuta dal premier. Ma e’ stata arrestata prima di poterci arrivare. Nel 2006 Tang Deying ricevette dal suo governo locale una somma di 70.000 yuan (circa 7000 euro) come risarcimento senza che pero’ venisse fatta alcuna menzione del figlio. La donna quindi aveva presentato un ricorso per ottenere un risarcimento formale legato alla morte del figlio durante la repressione di piazza Tienanmen. L’attivista per i diritti umani Huang Qi, che ha fondato anche un sito internet per aiutare persone come Tang, ha invitato il governo a rispondere alle vittime dei fatti del 1989. Secondo Huang, in base agli attuali parametri economici, un parente di una vittima di Tienanmen potrebbe arrivare ad avere circa 650.000 yuan (circa 70.00 euro) a titolo di risarcimento. Il numero delle persone uccise nella notte del 3-4 giugno 1989 rimane ancora un mistero. Il bilancio ufficiale della Cina parla di 241 persone, di cui 36 studenti. Ma i dati ufficiosi indicano numeri ben diversi, nell’ordine delle migliaia di persone.