Cina. Disordini in fabbrica lavoratori per l’Iphone5, l’azienda chiude l’impianto

di Enrico Oliari –

Oltre 2000 lavoratori cinesi si sono barricati ed hanno manifestato la scorsa notte nella fabbrica della Foxconn di Taiyan, dove vengono prodotti ed assemblati pezzi per il nuovo iPhone5: la struttura è nota come la “fabbrica dei suicidi” per via delle condizioni disumane riservate ai lavoratori.
La protesta sarebbe iniziata nei dormitori quando gruppi di operai rivali hanno iniziato a litigare per via dello lo straordinario obbligatorio, spesso non pagato, che hanno i dipendenti dell’azienda; la polizia è intervenuta ed alle 3 di notte è riuscita a riportare provvisoriamente la calma arrestando alcuni rivoltosi; 40 i feriti.
Intanto dalla società taiwanese si è appreso che per oggi la fabbrica rimarrà chiusa con lo scopo di calmare gli animi.
La Foxconn Technology Group, di proprietà della taiwanese Hon Hai Precision Industry Co., impiega a Taiyan 80mila lavoratori e oltre un milione e 300mila persone in diversi impianti di produzione in Cina e in altri paesi e la sua produzione è rivolta a clienti come Apple, Sony, Nokia e altri.