CINA. Internet, guerra a copli di cyberattacchi fra Occidente e Cina

Ansa/Afp, 9 ago 11 –

Internet come campo di battaglia di guerra virtuali fra governi tradizionalmente rivali. Se la Cina ha reso noto oggi che l’anno passato i propri computer sono stati oggetto di quasi 500 mila cyberattacchi provenienti dai paesi stranieri, India e Stati Uniti in particolare, la compagnia statunitense McAfee, che si occupa di software antivirus, ha fatto sapere di aver individuato una massiccia campagna di spionaggio sul web effettuata da un solo attore, la Cina. Secondo le notizie diffuse dall’agenzia Xinhua, la gran parte degli attacchi contro la Cina riguardano la diffusione di software maligno del tipo Trojan e il 15% di questi provengono da indirizzi IP degli Stati Uniti, mentre l’8% ha origine in India. La Cina, che con 485 milioni di utenti conta sulla piu’ vasta popolazione in rete, e’ stata a sua volta accusata di effettuare azioni di pirateria informatica ai danni delle agenzie governative e delle compagnie, anche se il regime di Pechino ha sempre smentito. Secondo il rapporto della McAfee, gli attacchi provenienti dalla Cina avrebbero interessato i governi di Canada, India, Corea del Sud, Taiwan, Usa e Vietnam. Lo scorso giugno Google aveva denunciato una campagna di cyberspionaggio originata in Cina che aveva colpito gli account di Gmail di militari, politici, giornalisti americani e attivisti cinesi. Anche i computer del premier e dei ministri della Difesa e degli Esteri australiani erano stati attaccati da pirati informatici lo scorso mese di marzo e i sospetti erano ricaduti ancora una volta sulla Cina.