Cina. Multe salatissime alle ragazze madri

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CinaAlla confluenza tra il Fiume Azzurro e il Fiume Han si trova Wuhan, la più popolosa città della Cina centrale. Qui è stato presentato un progetto di legge che ha scatenato polemiche tra residenti ed esperti, che prevede multe per le ragazze madri. Sanzioni per tutte le donne nubili, comprese quelle che avranno un figlio con un uomo sposato, pur se a conoscenza del fatto che l’uomo è sposato. L’obiettivo primario è quello di intensificare la pianificazione familiare e mantenere il tasso di natalità ad un livello basso in base alla legge nazionale. Venerdì 31 maggio l’ufficio per gli affari legislativi di Wuhan ha pubblicato online il progetto, e la popolazione avrà tempo fino al 7 giugno per fare commenti e proposte in merito. Se approvata, la legge entrerà in vigore, e sostituirà quella emessa nel 2010.
Il progetto prevede che una donna non sposata dovrebbe pagare una multa pari ad almeno il doppio del proprio reddito medio ottenuto nel corso dell’anno precedente, ma in molte aree l’ammenda è pari ad almeno il triplo del proprio reddito medio dell’anno precedente.
Secondo l’attuale legge di pianificazione familiare in Cina i trasgressori devono pagare quella che è definita “tassa di compensazione sociale”. Sanzionare sia donne che hanno figli al di fuori del matrimonio è stata per lungo tempo una pratica comune in Cina. Il regolamento avrebbe lo scopo di verificare il numero dei bambini nati al di fuori del matrimonio, ma non terrebbe conto della complessità della società moderna e sarebbe difficile da realizzare, inoltre si rischierebbe un aumento degli abbandoni e degli aborti.
Una maggiore apertura e diversificazione all’interno delle famiglie, comporta nuovi problemi e la pianificazione familiare diventa più complessa. Il numero di chi sceglie di rimanere single è aumentato, di conseguenza, se la norma entrerà in vigore, non ci sarà per queste persone la possibilità di avere un bambino legalmente. La norma sprofonderebbe la società cinese ancor di più verso il maschilismo, poiché nel progetto di legge non sarebbe presente nessun tipo di provvedimento nei confronti dell’altra parte implicata: l’uomo.