Colombia. Alle elezioni amministrative il partito del presidente Doque perde consensi

di Alberto Galvi –

Lo scorso 27 ottobre si sono disputate le elezioni amministrative in Colombia per eleggere per il periodo che va dal 2020 al 2023 32 governatori, 418 consiglieri regionali, 1.101 sindaci e 12.063 consiglieri comunali. Inoltre sono stati eletti 6814 consiglieri di amministrazioni locali.
I governatori eletti nei principali dipartimenti sono: Annibal Gaviria Correa di Antioquia, del PLC (Partido Liberal Colombiano), Clara Luz Roldan della Valle del Cauca, del Partido de la U, Elsa Noguera dell’Atlantico, della coalizione CH (Colombia Humana), Ramiro Barragan Adame di Boyacá, del partito CCP (Compromiso Ciudadano por Colombia),Vicente Antonio Blel di Bolivar, del PC ( Partido Conservador) e Nicolás García Bustos di Cundinamarca, sostenuto da una coalizione di partiti: Partido de la  U, CR (Cambio Radical), PLC (Partido Liberal de Colombia), PC (Partido Conservador), MAIS (Movimiento Alternativo Indígena y Social) e ASI (Alianza Social Independiente).
In queste elezioni amministrative in Colombia, potevano votare anche i cittadini stranieri solo se erano provvisti una carta di immigrazione valida, registrata prima del 27 agosto, un visto di residenza per 5 anni o più e, nello stesso periodo, sono permanentemente residenti nel paese.
In questa tornata elettorale il partito del CD (Centro Democrático) del presidente Doque, ha perso le elezioni nella disputa tra le 2 principali città del paese, come Bogotá e Medellín, e ha conquistato solo i governatorati di Casanare e Vaupés.
I risultati rivelano inoltre la schiacciante sconfitta dei candidati dell’ex presidente Álvaro Uribe Vélez, che hanno perso le elezioni nelle città di Bogotá, Cali, Barranquilla, Medellín e Cúcuta. La vincitrice di questa tornata è stata invece Claudia López, del partito Alianza Verde, che è riuscita a essere eletta sindaco a Bogotá. La López è una ex senatrice, omosessuale, e forte sostenitrice del processo di pace con gli ex guerriglieri delle FARC-EP (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo) e, pochi anni fa, aveva denunciato la collusione tra politica, traffico di droga e paramilitari.
Molti governatori hanno vinto grazie a delle coalizioni in 25 dipartimenti mentre negli altri 7 hanno vinto grazie ad un solo partito. In codeste elezioni regionali un ruolo importante lo ha avuto il partito politico FARC (Fuerza Alternativa Revolucionaria del Común) che fa riferimento proprio alle FARC-EP.
Julián Conrado, è diventato il primo ex combattente delle FARC-EP a essere eletto sindaco. Con il sostegno di Colombia Humana e UP (Unión Patriótica), partiti di estrema sinistra, ma con scarsa presenza politica nel paese, Conrado è così riuscito a diventare sindaco di Turba, nel dipartimento di Bolivar.
Anche l’ex leader politico Marino Grueso è diventato sindaco del comune di Guapi, nel dipartimento di Cauca, grazie ad una coalizione composta dal partito FARC, Colombia Humana e altre 2 formazioni. Secondo i dati del CNR (Consejería Nacional para la Reincorporación) i candidati del FARC hanno partecipato alle elezioni in 23 dipartimenti e 85 comuni.
I numeri di queste elezioni fanno capire che l’affluenza non è stata molto alta, ma nonostante ciò per tutta la campagna elettorale si sono verificate violenze nei confronti dei candidati e degli elettori, dimostrando una certa tensione da parte della popolazione nei confronti della politica. Per evitare scontri nei giorni antecedenti, durante e dopo le elezioni, il governo colombiano aveva ordinato la chiusura del confine con il Venezuela dal 24 al 27 ottobre e dal 26 ottobre con Ecuador, Perù e Brasile.
A dispetto di tutte le misure prese, ci sono comunque state rappresaglie tra le opposte fazioni politiche. Le situazioni più gravi si sono verificate nei comuni di Pijiño del Carmen e San Zenón, nel dipartimento della Magdalena, dove dei cittadini hanno distrutto un seggio elettorale in seguito a presunte irregolarità che avrebbero impedito agli elettori di votare.
I risultati di queste votazioni, confermano la sconfitta dei partiti nazionali in favore di coalizioni e di formazioni politiche locali. il partito del CD, al quale appartengono l’ex presidente Álvaro Uribe e l’attuale presidente Iván Duque, è stato infatti sconfitto in molte città della Colombia.
Questo risultato elettorale inciderà nella corsa verso le elezioni presidenziali del 2022. Il disagio politico dei sostenitori dell’ex presidente Uribe nei confronti del governo conservatore di Iván Duque è evidente, e questo risultato complicherà la situazione di fronte al Congresso; questi risultati richiedono inoltre una riflessione su coloro che ancora non accettano la pace siglata tra governo colombiano e le FARC-EP, che è stata firmata ormai quasi 3 anni fa.