Colombia. Il governo ha concordato un cessate-il-fuoco di 6 mesi con i 5 maggiori gruppi armati del paese

di Alberto Galvi

Il presidente colombiano Gustavo Petro ha annunciato alla vigilia di Capodanno un cessate-il-fuoco di sei mesi concordato con i cinque maggiori gruppi armati che operano nel paese.
Tra i gruppi ci sono il gruppo armato di sinistra dell’ELN (Ejército de Liberación Nacional) e gruppi dissidenti guidati da ex membri delle FARC-EP (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejercito del Pueblo) ora smobilitate, la Secunda Marquetalia, lo Estado Mayor Central, l’AGC (Autodefensas Gaitanistas de Colombia) noto come il Clan del Golfo, e le ACSN (Autodifensas Conquistadoreres de la Sierra Nevada). L’ELN, l’ultimo gruppo ribelle riconosciuto nel paese, e sta negoziando con il governo dallo scorso novembre.
I gruppi la Secunda Marquetalia, lo Estado Mayor Central sono fazioni scisse delle FARC-EP che hanno rotto con il patto di pace del 2016, e hanno tenuto colloqui separati con il governo. Alcuni dissidenti si rifiutarono sei anni fa di deporre le armi insieme ai loro compagni delle FARC-EP, quando firmarono l’accordo con il governo colombiano per porre fine a più di cinquant’anni di conflitto.
L’AGC è la più grande banda di narcotrafficanti del paese, ed è composta dai resti dei paramilitari di estrema destra che si sono smobilitati all’inizio degli anni 2mila. I colloqui di pace erano stati sospesi sotto il governo di Iván Duque Márquez nel periodo tra il 2018 e il 2022, ma Petro ha ripreso i negoziati subito dopo essersi insediato il 7 agosto. In Colombia ci sono circa 90 gruppi politici e criminali.
Petro si è impegnato a porre fine al conflitto interno della Colombia che dura da quasi sei decenni, e in cui sono state uccise tra il 1985 e il 2018 almeno 450mila persone. All’inizio di dicembre l’ELN aveva annunciato un cessate-il-fuoco unilaterale di nove giorni a Natale, che ha completato il primo round di colloqui di pace tra le due parti a Caracas in Venezuela. Anche i gruppi Segunda Marquetalia e lo Estado Mayor Central hanno tenuto colloqui separati con il governo.
La tregua era l’obiettivo principale della politica di “pace totale” di Petro, ma il conflitto armato nel paese persiste, nonostante lo scioglimento nel 2017 delle FARC-EP. I gruppi armati che ancora operano in Colombia sono bloccati a causa di controversie sui proventi del traffico di droga e altre attività illegali. Nonostante gli sforzi del governo per negoziare con i vari gruppi armati della Colombia, che comprendono un totale complessivo di oltre 10mila combattenti, nessuno è riuscito finora a contenere la spirale di violenza che sta travolgendo il paese.