Colombia. Il gruppo EMC è pronto ad avviare i colloqui di pace con il governo

di Alberto Galvi

L’Emc, il gruppo armato dissidente EMC dei guerriglieri provenienti dalle disciolte FARC-EP (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia – Esercito del Popolo) colombiane ha dichiarato di essere pronto per il 16 maggio ad avviare i colloqui di pace con il presidente di sinistra Gustavo Petro.
Nonostante l’accordo di pace del 2016, sono continuati i combattimenti tra vari gruppi di guerriglieri di sinistra, paramilitari di destra e trafficanti che si contendono il controllo della produzione e del traffico di droga e delle risorse minerarie illegali.
Anche il gruppo dissidente EMC aveva respinto l’accordo di pace del 2016, ma ha annunciato in una riunione dei leader nel sud rurale del paese di essere pronti a un dialogo con il governo colombiano. La scorsa settimana il governo ha affermato che il processo di pace con EMC è stato consolidato. L’EMC aveva suggerito che i negoziati sarebbero dovuti essere svolti in Norvegia. Migliaia di simpatizzanti che vivono nelle aree controllate dall’EMC si sono presentati per una consultazione popolare con i leader del gruppo per concordare la via da seguire.
Il governo di Petro, che la prossima settimana incontrerà a Washington il presidente Usa Joe Biden, non ha annunciato ufficialmente colloqui con il gruppo EMC, né proposto pubblicamente una data. Si stima che l’EMC abbia circa 3mila combattenti che operano principalmente in Amazzonia, sulla costa del Pacifico e vicino al confine con il Venezuela.
Il presidente Petro ha portato avanti i negoziati con i dissidenti delle FARC-EP e altri gruppi armati. L’opposizione colombiana critica spesso Petro per le concessioni che è disposto a fare a gruppi armati e criminali per ottenere la pace.