Colombia. L’accordo di Leticia per la salvaguardia dell’Amazzonia

di Alberto Galvi

Quando due anni fa i presidenti delle nazioni amazzoniche del Sudamerica, Brasile, Colombia, Perù, Ecuador, Bolivia, Guyana e Suriname si sono incontrati nella città di Leticia, in Colombia, hanno firmato un accordo che ha sollevato la speranza per quelle popolazioni che abitano nella foresta pluviale che potesse diminuire la deforestazione dell’Amazzonia.
Il Patto di Leticia per l’Amazzonia è stato adottato il 6 settembre 2019, a seguito del Vertice presidenziale convocato da Colombia e Perù, vista la grave situazione ambientale causata dagli incendi avvenuti nella regione nell’agosto di quell’anno.
Le differenti politiche tra i governi, i cambiamenti dei leader nazionali, le motivazioni economiche contrastanti e la pandemia hanno tutti contribuito al fallimento del patto, che non è riuscito ad attirare nuovi finanziamenti significativi per arginare il cambiamento climatico che sta alimentando incendi, inondazioni, siccità e tempeste sempre più devastanti su tutto il pianeta.
In base al patto del maggio 2021 è stato lanciato un protocollo sulla gestione degli incendi boschivi in Amazzonia. La foresta pluviale amazzonica svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del clima terrestre. Questo avviene assorbendo e immagazzinando l’anidride carbonica che riscalda il pianeta, mentre le persone e le industrie bruciano combustibili fossili come carbone, petrolio e gas.
Per i prossimi cinque anni i paesi amazzonici hanno chiesto all’IDB (Inter-American Development Bank) di definire un quadro finanziario e operativo che promuova modelli di sviluppo economico nell’area. L’IDB lavorerà a fianco di partner del settore privato, organizzazioni non governative e fondi per adottare modelli di sviluppo più moderni, produttivi e inclusivi. L’iniziativa disporrà di 20 milioni di dollari e sarà attuata in stretto coordinamento con i paesi dell’Amazzonia e l’ACTO (Amazon Cooperation Treaty Organization).
La foresta pluviale, che ospita oltre 30 milioni di persone tra cui circa 1,5 milioni di indigeni, fornisce circa il 40 per cento dell’acqua dolce dell’America Latina. La lotta alla crescente deforestazione in Amazzonia è fondamentale per proteggere la vita sul pianeta.
Il disboscamento è causato in parte dall’espansione dell’allevamento di bestiame e della coltivazione di soia. Inoltre le nazioni della regione amazzonica fanno molto affidamento sul petrolio e sull’estrazione mineraria per sostenere le loro economie. Ciò significa che esiste una differenza di obiettivi tra le priorità economiche di questi paesi e la conservazione dell’Amazzonia.