Colombia. Petro al vertice di Davos interviene a favore dell’ambiente

di Paolo Menchi

Come ormai consuetudine annuale si è svolto nei giorni scorsi il vertice di Davos, in Svizzera, nel corso del quale hanno preso la parola alcuni tra i massimi esponenti della politica, dell’informazione, dell’imprenditoria e della scienza in merito a tematiche di primo piano che interessano la Terra, in particolare dal punto di vista della salute e della tutela dell’ambiente.
A margine dell’intervento dell’ex presidente americano Al Gore, divenuto ormai un simbolo dell’ambientalismo dopo l’uscita del suo film “Una verità scomoda”, ha preso la parola anche il presidente colombiano Gustavo Petro, che aveva fatto dell’ecologismo una dei punti di forza della sua campagna elettorale, sfociata nella vittoria dello scorso agosto.
In un accalorato intervento Petro ha ribadito che è fondamentale per l’umanità che siano profusi i massimi sforzi per lottare contro la fame, le guerre e il cambiamento climatico, a tutela dell’ambiente .In particolare il presidente colombiano ha esortato gli imprenditori ed i politici presenti a Davos a pensare ad un capitalismo “decarbonizzato”che preveda un graduale, ma relativamente veloce, abbandono dei combustibili fossili come il carbone, il petrolio ed anche il gas, per arrivare ad emissioni zero.
Petro ha proposto che a livello internazionale si possano spingere i governi di molti Paesi ad attuare politiche ambientalistiche in cambio di riduzione o annullamento dei debiti sottoscritti da queste nazioni con organismi come il FMI.
La ministra dell’energia Irene Velez, presente a Davos con alcuni altri suoi colleghi, ha confermato che la Colombia non sottoscriverà più accordi di estrazione di petrolio e gas, un atto estremamente coraggioso se si considera che il petrolio rappresenta il 40% delle esportazioni del Paese, tanto che tale decisione ha provocato accese polemiche, con qualche frizione anche all’interno del governo.
Ma Petro è convinto che investendo nel turismo e nell’energia pulita la Colombia potrà far fronte alle perdite derivanti dall’abbandono dell’industria fossile, dando anche un esempio al mondo di come l’economia possa essere sostenibile.
Molti avversari politici ed anche alcuni analisti, non hanno preso bene queste dichiarazioni perché temono che chi investiva o chi pensava di investire in Colombia possa essere scoraggiato dalla nuova politica di Petro, ma forse si tratta solo di cambiare tipologia di investitori.
Sarà però fondamentale raggiungere anche un altro degli obiettivi di Petro, vale a dire la lotta alla violenza perché, se si vogliono attirare turisti e imprese straniere che operano in questo settore, bisogna dare una sensazione di sicurezza che al momento è scarsamente presente in Colombia.