di Guido Keller –
“Arriviamo al tavolo del negoziato senza rancore né arroganza”: ad affermarlo oggi in una registrazione diffusa dalla radio colombiana Caracol è stato il capo delle Farc (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo), Rodrigo Londoño, il quale ha così confermato le trattative intraprese con il governo per un accordo di pace fra l’organizzazione guerrigliera comunista di ispirazione bolivariana della Colombia, ed il governo di Bogotà.
Settimana scorsa era stato per primo il presidente colombiano Juan Manuel Santos a riferire in televisione di “colloqui esplorativi” con i ribelli delle Farc in vista dell’apertura di un negoziato di pace. Non si tratterebbe del primo tentativo del governo di porre fine ad un guerriglia violenta, dove le forze governative sono contrapposte, oltre alle Farc, anche all’Eln,all’ Epl ed al M-19, ma la pace è oggi più che mai indispensabile per arrestare la lunga scia di uccisioni e di sequestri, che, dalla metà degli Anni ‘60, è di parecchie decine di migliaia di morti.
