Come cambia il mercato della comunicazione digitale nel 2020

di Giuseppe Piro –

Tutti i settori della comunicazioni sono stati investiti dalla crisi derivante dall’emergenza Covid. A seguito della perdita di commesse e di opportunità derivanti dalle esportazioni le aziende hanno interrotto molte campagne pubblicitarie in atto durante l’emergenza, in attesa di segnali di ripresa dei mercati. Un dato è certo: nel settore della comunicazione digitali, per la prima volta in questo decennio, è atteso un calo del 5%.
Si sono distinte alcune aziende che utilizzano il digitale per vendere prodotti fisici; il settore dell’alimentare ad esempio ha avuto incrementi a doppia cifra ma anche aziende nel settore gadget  come Maxilia sono andate molto bene; infatti sono state molto vendute le magliette personalizzate che inneggiavano ad una resistenza collettiva a qualcosa di imprevisto. Molto richiesti i gadget “resta a casa”, tutto quanto poteva servire ad occupare bene il lungo periodo del lockdown passato nelle nostre abitazione.
Buoni risultati hanno ottenuto anche i canali di informazione sul digitale. Le aziende che fornivano dei prodotti molto ricercati come nel settore alimentare hanno potuto, con budget relativamente ridotti, portare avanti delle campagne di vendita molto efficaci.
Tornando al settore digitale, cosa cambierà nei budget della comunicazione delle aziende? Come si diceva prima è previsto per questo anno un calo di oltre il 5%. “Negli scorsi dodici mesi l’incremento era stato del 12,3% arrivando ad un fatturato di oltre 64 miliardi di euro. Se state pensando che il calo del 5% del mercato digitale sia tanto pensate al fatto che altri media subiranno, quest’anno, dei cali che arriveranno al 20%.” Questo è quanto ha dichiarato Daniel Knapp, chief economist di IAB Europe. IAB (Interactive Advertising Bureau) ha analizzato i dati del mercato pubblicitario digitale dello scorso anno che ha raggiunto un incremento a doppia cifra. I settori del digitale che hanno riscosso maggior successo sono stati i Social, il Mobile e i Video Outstream. Quest’ultimo è forse la più grande novità esplosa proprio nel 2019; il video outstream ha raggiunto una quota di fatturato di ben 10 miliardi di euro crescendo, rispetto all’anno precedente, di quasi il 30%. In alcuni paesi come la Gran Bretagna l’incremento è stato del 40%.
Il futuro del settore pubblicitario digitale, nonostante il momento di grande crisi delle aziende, può resistere e ricominciare a crescere soprattutto perché è un media misurabile dove si possono fare azioni veloci che puntano da subito a un risultato di vendita online. Questo le società lo hanno capito e tante di queste stanno affidando dei budget sostanziosi alle agenzie per la trasformazione digitale di tutta la filiera commerciale.
Giuseppe Piro – Redazione di TheDigitalNews.it