Cooperazione: Sereni, ‘lo sviluppo sostenibile è fondamentale’

Farnesina

La vice ministra degli Esteri e della Cooperazione allo Sviluppo Marina Sereni ha partecipato oggi alla riunione del Consiglio Affari Esteri sviluppo dell’Unione, presieduto dall’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di Sicurezza Josep Borrell. Argomenti all’ordine del giorno sono stati la cooperazione con i Paesi e medio reddito e lo Sviluppo umano.
La discussione sul primo punto ha visto l’Alto rappresentante, la commissaria per i partenariati, Jutta Urpilainen, e i ministri europei dello Sviluppo confrontarsi sui modi possibili di migliorare la cooperazione con i Paesi a medio reddito (Middle Income Countries – MICs), attori indispensabili perché la ripresa post pandemica sia durevole e sostenibile. I ministri hanno riconosciuto la necessità di un sostegno che tenga conto delle peculiarità dei Paesi e che li prepari a rispondere alle emergenze.
La discussione sullo sviluppo umano si è concentrata sul ruolo dei giovani e sui vaccini. Urpilainen e i ministri hanno concordato di destinare all’istruzione il 10% delle risorse del nuovo strumento di cooperazione Global Europe per consentire ai giovani di essere attori consapevoli e informati dello sviluppo. Rispetto ai vaccini, i Ministri hanno concordato sulla necessità di condividere le dosi con i paesi partner e di favorire negli stessi paesi lo sviluppo di capacità produttive tali da renderli indipendenti.
Sereni ha ricordato come più della metà dei Paesi prioritari per la cooperazione italiana siano MICs: “rivestono un ruolo chiave per la lotta ai cambiamenti climatici e sono partner imprescindibili per lo sviluppo. Inoltre, “il finanziamento dello sviluppo sostenibile è tema fondamentale per consentire ai MICs di risollevarsi dopo la pandemia ed è tema prioritario della nostra Presidenza G20”.
La vice ministra ha ricordato poi il ruolo dei giovani: “rafforzare i sistemi educativi favorisce società pacifiche, giuste e inclusive”. Infine ha aggiunto che “lo sviluppo umano passa anche dal rafforzamento dei sistemi sanitari e dall’accesso equo e globale ai vaccini”.