COREA DEL NORD. W.P., ‘negli Usa attesa e preoccupazione’

Adnkronos/Washington Post, 20 dic 11 –

Attesa e preoccupazione negli Stati Uniti all’indomani dell’annuncio della morte di Kim Jong-il: Washington attende di capire cosa accadra’ in un paese il cui atteggiamento belligerante e le cui ambizioni nucleari ne hanno fatto una minaccia per l’Occidente. In un anno in cui in altre zone del mondo i dittatori sono stati deposti uno dopo l’altro e la Casa Bianca ha continuato ad esercitare pressioni sui regimi arroccati al potere – come in Iran e Siria – la Corea del nord continua ad apparire refrattaria a qualunque influenza esterna. Nel sottolinearlo, il Washington Post osserva come “nessuno chieda al presidente Barack Obama di prendere posizione e dichiarare che e’ tempo per l’elite nordcoreana di rinunciare al potere. Invece l’amministrazione Washington e il resto del mondo sono in attesa di una parola o di un gesto della Corea del nord al termine di un periodo di lutto che potrebbe durare settimane, se non mesi.  “E’ inquietante pensare quanto poco sappiamo”, commenta un funzionario dell’amministrazione che segue da vicino la regione. Sulla successione di Kim Jong Un non sembrano esserci dubbi, commenta un altro funzionario, ma ve ne sono sulla sua capacita’ di gestire i militari e le elite che mantengono la famiglia di Kim al potere”. Per i candidati alla nomination Repubblicana, la morte di Kim rappresenta un’opportunita’ per gli Stati Uniti “per lavorare assieme ai suoi amici e garantire la sicurezza nella regione”, come sottolineato da Mitt Romney, che chiede all’amministrazione di “dar prova di leadership”, o addirittura per “riunificare la penisola”, come suggerito da Rick Perry. Per il momento la strategia di Obama e’ quella di coordinare strettamente ogni mossa con gli alleati asiatici e di rassicurare la Corea del sud. Domenica, Obama ha chiamato a mezzanotte il presidente sudcoreano Lee Myung-bak per ribadire l’impegno americano a garanzia della stabilita’ nella regione e “della sicurezza del nostro alleato” a Seul.