Coronavirus. Ecco i paesi che sono scampati finora alla pandemia

di Alberto Galvi

Oramai in quasi tutti i paesi del mondo ci sono state delle persone infettate dal coronavirus. Ci sono però dei paesi come le Isole Comore, Kiribati, Tuvalu, Nauru, Corea del Nord, Lesotho, Isole Marshall, Stati Federati di Micronesia, Samoa, Isole Salomone, Tajikistan, Tonga, Turkmenistan, Palau e Vanuatu, che non hanno avuto finora dei contagiati.
Le caratteristiche di questi paesi che sono finora sfuggiti al coronavirus sono tra le più disparate e non riguardano solo il loro isolamento geografico. Per esempio il Tajikistan ha sospeso tutti i voli commerciali il 20 marzo, ha chiuso il confine con la Cina dal 24 gennaio e ha interrotto l’ingresso dall’Iran il 23 febbraio.
Il traffico da e verso il Kirghizistan è stato sospeso solo successivamente, il 24 marzo. Queste scelte politiche però non possono spiegare tutte le ragioni per cui questo paese centroasiatico non è stato colpito dal coronavirus. In Tajikistan le scuole sono ancora aperte e le persone lavorano normalmente.
In Asia 2 paesi noti per la censura dei loro governi sono la Corea del Nord e il Turkmenistan ed entrambi dichiararono di non avere avuti casi di malati di coronavirus. La Corea del Nord si è mossa molto più rapidamente contro il virus rispetto a molti altri paesi della regione.
Alla fine di gennaio, ha sigillato i suoi confini e in seguito ha messo in quarantena centinaia di stranieri nella capitale Pyongyang. Durante quel periodo, il numero di casi in Cina stava crescendo in modo esponenziale. Il Turkmenistan afferma di avere ancora zero casi di coronavirus anche se gli esperti temono che questo governo potrebbe nascondere la verità.
Anche i governi delle piccole nazioni insulari situate sul Pacifico hanno risposto rapidamente e in maniera consapevole all’epidemia di coronavirus. Gli Stati Federati di Micronesia sono stati rapidi nell’implementare i divieti di viaggio dall’inizio di febbraio, compresi quelli per chi viaggia dalla Cina e dai cittadini cinesi.
Le Isole Salomone sono invece tra i paesi meno visitati al mondo. Puoi accedervi facilmente da paesi vicini con voli diretti, tra cui Australia, Papua Nuova Guinea e Vanuatu.
Dal primo caso di COVID-19 riportato dalle Figi, Tonga ha chiuso i suoi confini agli stranieri e gli ha permesso di andarsene solo in viaggio di ritorno verso i loro paesi. Nauru, Kiribati, Vanuatu hanno dichiarato velocemente lo stato di emergenza mentre la crisi peggiorava in tutto il mondo.
I paesi risparmiati dal coronavirus non sono solo le nazioni insulari, ma anche paesi senza sbocco sul mare come Lesotho che è circondato dal Sudafrica.
Di questa lista facevano parte anche Sao Tome e Principe, che lo scorso 6 aprile ha registrato i suoi primi 4 casi. Lesotho e le Comore lo scorso 6 aprile hanno invece confermato di non aver avuto casi nei loro paesi. Lo Yemen ha ufficializzato il suo primo caso positivo lo scorso 10 aprile, dopo che ha testato migliaia di tamponi per il coronavirus tutti negativi per settimane.
In realtà l’unico fattore che accomuna questi paesi è la facilità a mantenere il distanziamento sociale vuoi per la posizione geografica, vuoi per la scarsa densità di popolazione o vuoi per i regimi più o meno autoritari che li governano, ma sostanzialmente la ragione è quella di riuscire facilmente a isolarsi dal resto del mondo e quindi a riuscire ad evitare il contagio.