Coronavirus: superati i 15 milioni di casi, fuori controllo negli Usa e in Brasile

Notizie Geopolitiche –

L’Organizzazione mondiale della Sanità esprime crescente preoccupazione per l’impennata dei contagi da coronavirus nel mondo, dopo che ieri si è superata la soglia dei 15 milioni di casi accertati nel mondo. Nell’Europa, specie quella occidentale, i casi sono contenuti per quanto si continuino a registrare focolai, ma nell’Europa orientale è allarme per la crescente diffusione del virus, con la Romania che ha registrato in un solo giorno 1.024 casi per un totale di 40.163 casi confermati e 2.101 decessi.
Il direttore del programma emergenze dell’Oms, Mike Ryan, ha invitato ad assicurare le popolazioni che il vaccino sarà già disponibile dai primi mesi dell’anno prossimo, ma ha spiegato che “vi sono ancora trend preoccupanti nell’Europa meridionale e nei Balcani, per cui è necessario non abbassare la guardia”, e che “Le Americhe sono ancora il principale punto caldo, ma la malattia inizia ad accelerare in Africa”.
Negli Usa, dove il presidente Donald Trump è intervenuto dopo settimane di ordini contrordini per raccomandare alla popolazione di portare la mascherina, i casi confermati sono ormai oltre i 4,4 milioni e 145mila morti, con un record di 71mila nuovi contatti e 1.200 morti in solo 24 ore.
Male le cose in Brasile, dove la spocchiosità del presidente Jair Bolsonaro è venuta meno davanti alla positività al coronavirus (incredibili i suoi bagni di folla senza mascherina): i casi accertati nel paese latinoamericano sono 2,23 milioni, mentre i decessi sono 82.890; ieri si è avuto il record di contagi in 24 ore, quasi 68mila con 1.280 morti. Il ministro della Sanità, Eduardo Pazuello, ha spiegato che “è vero, i casi sono in crescita, ma ciò è dovuto in parte alla stagione invernale, ai cambiamenti sociali dell’inverno, e questo provoca un aumento delle infezioni”.