CROAZIA. Firmato trattato per adesione a Ue

Ansa, 9 dic 11 –

di Franko Dota – E’ stato un decennio lungo e difficile per la Croazia, che da un Paese internazionalmente isolato con un regime autoritario e nazionalista che fece la guerra negli anni Novanta, ha oggi, dopo una trasformazione in una societa’ democratica e stabile su modello europeo, potuto firmare il Trattato di adesione all’Unione europea per diventarne il 28/mo Paese membro il primo luglio del 2013. ”Questo e’ l’inizio di un nuovo ciclo, di un nuovo lavoro che dobbiamo portare a termine”, ha dichiarato poco prima di firmare il documento il presidente della Croazia, Ivo Josipovic, esprimendo la sua convinzione che il referendum sull’adesione, in programma in Croazia per la meta’ di febbraio, avra’ un largo consenso dei cittadini, secondo i sondaggi tra il 57 e il 65 per cento dei si’. Da oggi il Paese ha lo status di ”osservatore attivo” e il primo ministro croato puo’ sedersi per la prima volta al tavolo di lavoro del Consiglio europeo. Per Jadranka Kosor, che ha anch’essa firmato il Trattato da premier uscente, la cerimonia di oggi e’ stata la sua ultima soddisfazione dopo che domenica scorsa e’ stata duramente sconfitta alle elezioni politiche, nonostante avesse guidato il Paese al capolinea dei negoziati con Bruxelles e lanciato un’ampia campagna anti-corruzione ai massimi vertici politici. ”Dalla proclamazione dell’indipendenza nel 1991, la firma del Trattato rappresenta l’apice dell’affermazione internazionale della Croazia, che torna nella famiglia dei popoli europei” ha dichiarato Kosor che vede l’atto di oggi anche come la ”conclusione di un lungo processo di trasformazione del Paese” in una societa’ democratica. La Croazia sara’ la seconda repubblica ex jugoslava a entrare nella’Ue, dopo la Slovenia, che nel 2009, per un contenzioso sul confine marittimo nel Nord Adriatico, tenne bloccati per quasi un anno i negoziati di adesione di Zagabria e tolse il suo veto solo dopo che Kosor accetto’ un accordo sull’arbitrato internazionale in materia. I giornalisti oggi non hanno potuto non notare il caldo abbraccio tra il premier sloveno Borut Pahor e Kosor, interpretandolo anche come una nuova fase nei rapporti tra Zagabria e Lubiana. Ma a traghettare la Croazia all’adesione di fatto sara’ il nuovo governo guidato dal socialdemocratico Zoran Milanovic, che nei prossimi giorni dovrebbe avere l’incarico di formare il nuovo governo dopo il trionfo con il 44 per cento alle elezioni. La grande sfida per Milanovic sara’ il risanamento dell’economia, ma il capitolo europeo non e’ ancora del tutto chiuso poiche’ gli impegni presi dalla Croazia continueranno a essere tenuti sotto controllo dalla Commissione europea, che ogni sei mesi pubblichera’ un ”rapporto di monitoraggio” sui punti in sospeso, le cose da fare e i risultati raggiunti. Il nuovo governo dovra’ inoltre aspettare che tutti i 27 Paesi membri ratifichino nei rispettivi parlamenti, per depositare il loro si’ presso il governo italiano, dove si conservano tutti i Trattati di adesione sin dalla fondazione della Ue.